Cosenza, le vergogne della chiesa: il vescovo dei nastri, gli Intoccabili e Padre Fedele

In molti, nei mesi passati, ci hanno rimproverato di non seguire con l’attenzione che avrebbe meritato la corruzione all’interno della chiesa cosentina. Noi abbiamo fatto il nostro denunciando con puntualità le verità nascoste in casi come quello di Padre Fedele Bisceglia e dell’Istituto Papa Giovanni XXIII ed i compromessi che si mettono in moto quando c’è da coprire qualcuno. Per non parlare delle connivenze con gli affaristi e gli interventi a gamba tesa in ambito politico. Oggi che i casini sono esplosi a livello nazionale, possiamo e dobbiamo fare di più. Ed eccoci qui a riproporvi il lavoro di un collega che si firma col nome di Ildobrandino Guidone Cacciaconte che fu eletto vescovo di Cosenza nel 1252. La + prima del nome significa vescovo.

Questa era la terza parte della sua inchiesta sulla chiesa cosentina.

Sua Eccellenza Monsignor Francesco Nolè accanto a Mario il cazzaro per inaugurare l’ecomostro di piazza Fera-Bilotti

Se la segretezza della chiesa copre la risposta a molte domande, tra le quali quelle del Tribunale diocesano delle quali abbiamo già scritto http://www.iacchite.com/cosenza-le-vergogne-della-chiesa-ecco-come-funziona-il-tribunale-diocesano/ ciò che è di pubblico dominio sono le famose vicende di Padre Fedele Bisceglia. Nonostante sia stata messa a tacere la sua voce, qualche prete fortunatamente continua ad accoglierlo nella concelebrazione nella centralissima chiesa di San Nicola. Questo è l’uomo dei poveri messo da parte!

Nella serata di sabato 17 dicembre 2016, all’inaugurazione dell’ecomostro di Piazza Fera-Bilotti tra le palle illuminate (cinesi) al fianco del signor sindaco, Mario il cazzaro, mancava visibilmente la presenza dell’allora assessore alla povertà (seduto su corso Mazzini con uno scialle sulle spalle) ma c’era Sua Eccellenza Nolè, il vescovo dei nastri ma non dei poveri… Un vescovo che ha mortificato tanti dei suoi preti per la cattiveria di qualche monsignore di curia. Con altri non è riuscito perché hanno resistito…

In contemporanea esiste, però, il gruppo dei preti protetti: gli Intoccabili. Il segretario plenipotenziario, don Serafino Bianco, il cerimoniere don Luca Perri, che ha fatto le scarpe al suo predecessore, e dulcis in fundo un altro pupillo di Nunnari prima, e adesso di Nolè, don Enzo Gabrieli che recentemente ha ricevuto un incarico nella stampa vaticana.

Ma a Nolè pare che i nostri discorsi interessino poco. Continua solo a partecipare a incontri contro le mafie all’università della Calabria, senza ricordare o coinvolgere i preti storici che vivono in quell’ateneo. Per il resto, vuoto assoluto…

+Ildobrandino Guidone Cacciaconte

Arcivescovo