Cosenza, l’ex ispettore Ciciarello aveva ricevuto l’encomio nel 2013

La notizia è di quelle che fanno rumore.

Stamattina è stato arrestato l’ex ispettore capo della Squadra Mobile di Cosenza Vincenzo Ciciarello, 60 anni, attualmente in servizio in prefettura.

Secondo quanto è emerso dalle indagini della Dda di Catanzaro, Vincenzo Ciciarello insieme ad Enrico Francesco Costabile, ad un carabiniere e ad un impiegato dell’ufficio verbali della Polstrada, avrebbero fornito notizie riservate agli esponenti della cosca Rango di Cosenza, aiutandoli a eludere le indagini in corso.

Il provvedimento cautelare rientra in una più ampia attività investigativa svolta congiuntamente dalla squadra mobile della questura di Cosenza e dal reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Cosenza e che ha permesso di disarticolare un contesto di criminalità organizzata egemone in Cosenza e nel suo hinterland, tanto che già lo scorso 6 aprile 33 soggetti sono stati condannati in rito abbreviato a un ergastolo (Maurizio Rango) e a pene per 271 anni di reclusione. Proprio in tale ambito, sostengono gli investigatori, sono stati acquisiti rapporti collusivi tra appartenenti alle forze dell’ordine e persone appartenenti al sodalizio ‘ndranghetistico.

discreta

Ciciarello ha lavorato per molti anni nella Squadra Mobile di Cosenza ed è molto conosciuto in città. Il suo nome, tra l’altro, figura tra quelli degli agenti che, nel corso delle rituali e celebrative Feste della polizia, hanno anche ricevuto encomi.

Il 18 maggio 2013, in particolare, Ciciarello, dopo aver ricevuto “parole di lode” nel 2012, è stato inserito tra coloro che hanno ricevuto riconoscimenti premiali (encomi) per merito di servizio. Ricevendolo dalle mani dell’allora questore Alfredo Anzalone.

Cosa sia cambiato successivamente nella condotta del poliziotto possiamo soltanto supporlo. Certo è che adesso si trovava in servizio presso la Prefettura e qualche motivo per arrivare a questo trasferimento ci dev’essere stato.