Cosenza, Liceo Fermi occupato: il doppio gioco della preside Greco

di Francesca Caruso

Continua la lotta degli studenti del Liceo Scientifico Fermi che a lezioni iniziate si sono ritrovati senza istituto e costretti ai doppi turni prima di essere disseminati nelle varie scuole della città.

La giornata convulsa di ieri è iniziata con la visita, molto informale e in buona fede, di alcuni genitori alla dirigente Maria Gabriella Greco. Questa è stata informata della proposta degli studenti di riprendere le lezioni soltanto dopo la firma di un documento sottoposto al presidente della Provincia. Dopo l’accordo verbale (disatteso e vi spiego il perché) i ragazzi sono riusciti ad organizzare un mini corteo in tempo di record per raggiungere la Provincia.

L’incontro con il presidente non ha avuto l’esito sperato e cosi i ragazzi stanchi e delusi sono rientrati per continuare la loro pacifica protesta. All’arrivo a scuola, l’amara sorpresa: il personale ATA ha pensato bene di serrare gli ingressi e impedire il rientro dei ragazzi in assemblea. Dunque doppia mortificazione per studenti e genitori. “È così che la Dirigente vuole instaurare un dialogo costruttivo con noi? – hanno detto alcuni presenti – con l’inganno e le prese in giro?”.
In effetti la dirigente era stata informata del corteo e ha “approfittato” dell’assenza dei ragazzi per far effettuare la chiusura della scuola nonostante il cattivo esito dell’incontro con la Provincia e inviare ai genitori una mail che informava la normale ripresa delle attività scolastiche.

Un comportamento a dir poco discutibile che ha reso vano qualsiasi tipo di mediazione, a differenza degli studenti che hanno avuto dal primo momento un comportamento maturo, responsabile, cosciente e corretto.
Oggi i ragazzi incontreranno il Prefetto e speriamo si possa giungere ad una adeguata e dignitosa soluzione.
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