Cosenza, ma perché Trocini dovrebbe dire sì a Guarascio?

La notizia dell’incontro tra il presidente del Cosenza Calcio Guarascio e l’allenatore Brunello Trocini è stata diffusa più o meno 24 ore fa dal sito TuttoC. Poi l’hanno ripresa tutti i media ed è stata largamente commentata sui social. La tifoseria rossoblù, che contesta aspramente il patron, ha rivolto accorati appelli a Trocini affinché non accetti la proposta di Guarascio. Brunello non solo è cosentino ma conosce personalmente il presidente e ha vissuto anche le tensioni che si respiravano nell’ambiente per il rapporto conflittuale con Stefano Fiore, grazie al quale era entrato nel settore giovanile rossoblù.

Perché Trocini dovrebbe dire sì a Guarascio? La logica andrebbe in tutt’altra direzione sia perché conosce bene Guarascio, sia perché sa bene che la tifoseria è in subbuglio ma anche perché non ci risulta che sia stata individuata la figura del nuovo direttore sportivo. A meno che il diesse ci sia già ma per il momento viene tenuto nascosto e solo questo potrebbe rappresentare un motivo valido per far accettare a Trocini la proposta di Guarascio. Se così non fosse, l’interrogativo ritorna: perché Brunello dovrebbe dire di sì? Qualsiasi tipo di ambizione personale andrebbe a farsi benedire in una situazione di disastro totale e Trocini non avrebbe proprio niente da guadagnare ad accettare una proposta simile. Al momento non ci risulta che ci sia un “progetto Cosenza”, a meno che non ci siano vicende che non conosciamo e che coinvolgano in qualche modo anche Trocini. Ma siamo nel campo della fantasia sfrenata se accostiamo il termine progetto al soggetto Guarascio. La società annuncia la ripresa delle comunicazioni ma i tempi guarasciani sono ormai diventati la barzelletta del calcio cosentino. E la farsa continua.