Ormai è dallo scorso mese di giugno che sono emerse in maniera sciagurata e desolante le vicende alla base della maladepurazione cosentina.
L’associazione tra Kratos e Consorzio Valle Crati infatti era clamorosamente e finalmente saltata con tanto di denuncia che aveva “scoperchiato i pignatiaddri” o gli altarini se preferite…. un’associazione che si reggeva sull’idillio, quello tra Alfonso Gallo, deus ex machina della Kratos e Maximiliano Granata, presidente del Valle Crati, che li vedeva uniti al solo scopo di spartirsi l’enorme torta di 68 milioni di euro di finanziamenti di cui all’accordo di programma quadro rafforzato: “Depurazione delle acque”, delibera CIPE N. 60/2012 riguardante i lavori di ampliamento dell’ impianto consortile e del collettamento di acque reflue.
Precisamente il 18/07/2021 (circa 2 anni e mezzo fa), pubblicammo un articolo in cui il sindaco di Carolei Francesco Iannucci aveva già previsto e denunciato quello che stava succedendo in tema di depurazione (https://www.iacchite.blog/cosenza-vergogna-depurazione-iannucci-dove-l-progetto-definitivo-per-i-lavori/).
In particolare Iannucci denunciava la mancanza, dopo 8 anni, di progetti, di sopralluoghi, delle mappature delle condotte e tanto altro.
Ebbene, a giugno, purtroppo, è successo proprio quello che Iannucci aveva denunciato. E’ di quel periodo, infatti, la notizia di una missiva della società Kratos S.c.a r.l. a firma dell’amministratore delegato Alfonso Gallo ed indirizzata al Consorzio Valle Crati (Maximiliano Granata) e all’ingegnere Citrea quale RUP, nella quale Gallo sottolineava la decisione “di esperire il diritto di risoluzione della concessione” (risoluzione dell’appalto del project financing) formalizzando, di fatto, precise contestazioni.
Le contestazioni sollevate riguardano la mancanza delle mappature delle reti comunali, la mancata consegna delle reti fognarie da parte di molti comuni e tanto altro….mancanze che hanno reso impossibile “portare avanti il progetto” di project financing. L’amministratore Gallo addirittura parla di “colpa grave, se non proprio con dolo” da parte del Consorzio. Un idillio quindi, terminato e finito male… ma a perdere sono solo e sempre i calabresi che hanno rischiato di vedere andare in fumo 68 milioni di euro per la depurazione ed il collettamento di acque reflue.
Tutto questo mentre Occhiuto si “impegnava” a convincere i cittadini calabresi che avrebbe fatto di tutto per risolvere il problema dell’inquinamento dei mari con risultati disastrosi e fallimentari ma non poteva essere altrimenti. Ci chiediamo come si possa risolvere questo annoso ed atavico problema calabrese se molti comuni calabresi (a monte) non sono collettati al sistema fognario per l’inerzia, l’incompetenza, la negligenza di soggetti che governano enti importantissimi come il Consorzio Valle Crati. La conseguenza è che tutti questi scarichi vanno a finire direttamente nei fiumi Crati e Busento e non serve neanche un “unvestigatore” per verificare a che livelli è arrivato l’inquinamento.
E così, finalmente, neanche un mese dopo, è arrivata la notizia che il Consorzio Valle Crati è stato di fatto svuotato di ogni contenuto. Il finanziamento di cui all’APQ rafforzato “Depurazione delle acque”, delibera CIPE n. 60/2012 riguardante i lavori di ampliamento dell’impianto consortile e del collettamento delle acque reflue, i cui lavori dopo oltre 10 anni non sono mai partiti per colpa (dolosa secondo quanto dichiarato dal rappresentante di Kratos) del Presidente di Valle Crati, è stato ufficialmente sottratto al Consorzio.
Per l’ inerzia e l’incapacità di Granata, il commissario Arrical, con decreto 163 del 27/06/2023, ha sancito il subentro di Sorical nella gestione del project financing di cui al finanziamento del CIPE n. 60/2012. Dunque, diversamente da quello che elabora la sua mente fantasiosa, Granata non ha più alcun potere (sceriffo o quant’altro) nel controllare condotte fognarie di comuni che non fanno parte del Consorzio Valle Crati; mentre per le condotte e gli impianti presenti nei territori dei comuni appartenenti al Consorzio, il primo responsabile di eventuali omissioni è Lui stesso per non aver rispettato la Legge Galli. Questi sono i fatti, le chiacchiere le lasciamo a… Granata.