Cosenza, Meetup: “Non siamo delatori ma cittadini da rispettare”

Mario Occhiuto con quel galantuomo di Corrado Clini

A Cosenza quattordici indagati, sospesi i funzionari e interdetto un imprenditore.
Ancora una volta il fiato sul collo operato dal Meetup Cosenza – Amici di Beppe Grillo – accende un faro sull’attività amministrativa del Comune di Cosenza. Un diligente lavoro certosino di studio e analisi delle determine dirigenziali, terminato a fine 2015 e che ha evidenziato una serie di anomalie riassunte e sfociate in un esposto che è stato consegnato ai portavoce del Movimento Cinque Stelle, con espressa richiesta di presentarlo presso la procura della Repubblica di Cosenza al fine di valutare eventuali estremi di reato.

L’esposto ha dato il via ad un lavoro capillare effettuato dalla Guardia di Finanza di concerto con la Procura della Repubblica di Cosenza che è sfociata in una serie di ipotesi di reato e alcuni provvedimenti cautelari oggetto di cronaca anche a livello nazionale.
Va da se che è necessario, come sempre, attendere che la giustizia faccia il suo corso prima di addebitare responsabilità, ma intanto un dato è certo: ancora una volta, dei semplici cittadini attivi hanno acceso un faro all’interno del palazzo e reso un po’ più trasparenti le mura che lo circondano.
Un compito che spetterebbe a chi amministra che invece, al contrario, finisce per giudicare “invasati e “delatori” quei cittadini che hanno osato informarsi, documentarsi, studiare, e pretendere maggiore chiarezza e trasparenza a beneficio di tutti, amministratori compresi.

Meetup Cpsenza – Amici di Beppe Grillo