Cosenza-Parma, Bisoli: “Per arrivare ai playout servono 34-35 punti”

Pierpaolo Bisoli, allenatore del Cosenza, alla vigilia del match con il Parma (domani sabato 2 aprile stadio Marulla ore 14), ha affermato: “Non faccio tabelle, non è una mia caratteristica. Abbiamo otto gare da affrontare con spirito battagliero, con la voglia di ottenere il massimo. E ogni gara va subito dimenticata, ci giochiamo possibilità importanti per centrare i playout. E sono convinto che ci arriveremo, per come si stanno allenando, è cambiata l’aria. Una settimana ti può svoltare il mondo, se si fanno tre risultati e magari bottino pieno, poi avere il giusto sprint. Non guardo gli altri, il nostro destino è nelle nostre mani.

Penso che per arrivare ai playout ci vogliano 34 o 35 punti (ora il Cosenza ne ha 24, ndr). Ce ne vorrà almeno uno a partita e anche di più. Dobbiamo affrontare queste partite con umiltà, determinazione, fare risultato, che siano anche tre punti. Sappiamo di poter vincere e perdere con chiunque. Questo risultato positivo ce lo meritiamo anche per come i ragazzi hanno lavorato, sono stati dieci giorni intensi”. 

“Il Parma è una squadra costruita per lottare per le prime posizioni, con singoli veramente importanti. Vazquez, Simy, Buffon. Una squadra da Serie A. Ma noi non possiamo guardare l’avversario, dobbiamo guardare noi stessi. Che si chiami Parma o Crotone l’avversario, per noi deve essere uguale. Dobbiamo cercare di mantenere attraverso i playout questa categoria. Lo dobbiamo alla città, al presidente, ai tifosi. Tutti i giocatori hanno dato la loro disponibilità per tentare questa impresa, ora ce la dobbiamo mettere tutta. Il centrocampo penso inizierà a tre, siamo un po’ più coperti, è più congeniale alle caratteristiche dei giocatori.

Su Vazquez bisognerà raddoppiare, non bisogna dargli tempo di ragionare. Se tutti ci sacrifichiamo per il compagno, per il Cosenza, possono coesistere anche tre attaccanti. Quando si perde palla anche i grandi campioni si devono sacrificare per occupare gli spazi. Siamo ancora in debito con quanto accaduto a Reggio Calabria. Sul rigore fischiato a nostro favore il VAR non poteva intervenire, così come non poteva intervenire sul fallo di Di Chiara. Dobbiamo comunque limare gli errori ed essere concentrati sull’obiettivo”.