Cosenza-Parma. Mister Caserta s’aggrappa al Dalai Lama come talismano contro i “consiglieri” del patron e “Mister Stupisci”

La fatidica domanda non ha trovato accesso nella conferenza stampa del prepartita di Cosenza-Parma perché nessun giornalista gliel’ha posta ma era già chiaro che l’allenatore dei Lupi Fabio Caserta avesse già risposto in settimana a tutte le voci sulla “solidità” della sua panchina dopo tre sconfitte consecutive.

Il tecnico di Melito di Porto Salvo infatti qualche giorno fa ha voluto citare la massima autorità religiosa Buddhista, ovvero il Dalai Lama, come metafora della sua delicata situazione professionale sul suo profilo social: “Una freccia può essere scagliata solo tirandola prima indietro. Quando la vita ti trascina indietro con le difficoltà, significa che ti sta per lanciare in qualcosa di grande. Concentrati e prendi la mira”. Il tutto sotto le note di Unstoppable della cantante australiana Sia.

Insomma, Caserta è sereno e conta – magari sotto sotto – di “stupire” nella partita di domani al Marulla contro la capolista Parma. Certo, non sarà proprio facile, dal momento che la squadra avrà anche delle defezioni pesanti come quelle degli squalificati Calò e Praszelik e degli esterni Canotto e Marras. Ma a Caserta starebbe benissimo anche un pareggio e forse proprio per questo si deciderà a cambiare modulo mettendo in campo tre difensori centrali e due esterni bassi per fermare le frecce del Parma stratosferico di Fabio Pecchia. 

Fare risultato – anche minimo – è tuttavia indispensabile perché, a proposito di sorprese, il diesse Gemmi, meglio noto a Cosenza come “Mister Stupisci”, ha già lasciato intendere che una quarta sconfitta consecutiva sarebbe fatale all’allenatore e neanche il Dalai Lama potrebbe salvarlo. E meno che meno gli ormai leggendari “consiglieri” del presidente Guarascio che in sostanza, oggi più che mai, sono i veri direttori sportivi del Cosenza, visto anche il fastidio che danno al titolare (sulla carta) del ruolo, che non ha neanche il “coraggio” di citarli, imitando in questo i giornalisti cosentini, fedeli al vecchio motto di mister Mondonico: “Ci sono cose che si possono dire e cose che non si possono dire”. 

Caserta, dotato di calma olimpica e probabilmente “campione” di meditazione Zen, non si è scomposto neanche quando gli hanno chiesto se la squadra è con lui e ha dichiarato – sperando che non siano anche queste “le ultime parole famose” – che remano tutti dalla stessa parte. L’equivoco di fondo, in sostanza, è sempre lo stesso: i “consiglieri” e una parte della stampa e della tifoseria sono convinti che questo Cosenza così com’è è pronto per un campionato da zona playoff mentre in tanti – compresi noi – sono convinti che senza un paio di ingaggi a gennaio questa squadra rischia la retrocessione. E purtroppo l’equivoco è destinato ad andare avanti ancora e probabilmente con un nuovo tecnico alla guida della squadra. Buona fortuna a tutti.