Cosenza, porto delle nebbie: Sammarco torna a casa con le pive nel sacco

Franco Sammarco versione "007"

L’avvocatone Franco Sammarco, primatista di denunce nei confronti di Iacchite’ (al suo confronto sbiadisce persino quel truffatore incallito di Mario Occhiuto), ieri sera se n’è tornato a casa con le pive nel sacco. Il Tribunale di Cosenza, rappresentato dalla dottoressa Urania Granata, non ha accolto le assurde richieste (8 mesi di reclusione!) di una pm non togata che dovrebbe ancora andare a scuola (neanche all’Università!) per quanto è stata superficiale e senza un minimo di cognizione di causa. E di un avvocato, tale Sergio Campanella, perfetto invece nel ruolo di trombone stonato al servizio del capo trombone. La loro idiosincrasia al libero pensiero e al sacrosanto diritto di critica è stata rispedita al mittente.

La dottoressa Granata ha deciso una blanda sanzione pecuniaria nei miei confronti (1500 euro: Sammà, cum’i vu? Spicci o sani?) ed ha accolto in pieno l’appassionata discussione del mio avvocato, Nicola Mondelli, che sta diventando un osso durissimo per quella lobby di potere che continua a comandare in Tribunale ma che non può certo pensare di mettere il bavaglio a chi critica. Certo, la massa delle denunce è ancora imponente ma sono già tre quelle che sono finite senza esito per Sammarco il “giustiziere” e ormai da qualche tempo a Catanzaro, alla Corte d’Appello, si è insediato un magistrato serio di nome Otello Lupacchini che conosce benissimo – per aver svolto una grande ispezione nel 2005 – tutto il marcio che ancora si nasconde nel Tribunale di Cosenza.

Noi andremo avanti per la nostra strada senza nessun timore di questo signore, al quale l’avvocato Mondelli ha chiesto ancora una volta di produrre una replica al nostro diritto di critica che non sia il solito ricorso alla denuncia sistematica per provare ad intimidirci con il suo “potere contrattuale”. Prendiamo atto che finalmente a Cosenza c’è qualche giudice che non si fa impressionare dall’avvocatone, ci rimbocchiamo le maniche e siamo pronti ad andare avanti. Senza paura. 

g. c.