Cosenza Pride, Occhiuto non dà il patrocinio: cosa dice la Patatina?

Che questa sia una amministrazione fascista, guidata da un massone /mafioso/fascista, noi lo abbiamo sempre detto e sostenuto nell’indifferenza dei tanti che oggi per il mancato sostegno e patrocinio al Cosenza Pride gridano allo scandalo.

Per sottolineare l’anima nera di questa giunta e dei finti indignati che ci azzuppano abbiamo raccolto due post molto significati sulla vicenda:

“Cosenza ha un’anima nera, quella ipocrita e fascista, ben pensante e intollerante, a cui i rom vanno bene “ma per carità vi paghiamo e andate via” e i gay sì, “ma che diamine non lo fate sapere a tutti”. Questa anima ripugnante oggi è egemone e quindi l’amministrazione nega il patrocinio al Gay Pride. Per qualcuno è una conferma: c’è chi viene dalla più scura tradizione democristiana e clericale, quella avvezza alle virtù pubbliche e ai vizi privatissimi. Ma dov’è la voce di chi ha animato – da abusivo – la stagione più laica di Cosenza? Dove sono quelli che sono passati disinvoltamente dalle discussioni sulle moltitudini spinoziane e negriane alle consulenze ben pagate? Perché tace chi ieri ciarlava di Cosenza colta, inclusiva, laica e sovversiva? Forse dobbiamo attendere il prossimo giro di tartine al caviale per sapere qualcosa”.

“In questa giunta c’è la Santelli che definì EROI i torturatori della Diaz e di Bolzaneto.

In questa giunta c’è un assessore che si definisce orgogliosamente FASCISTA.

La vittoria nel 2011 fu festeggiata a Piazza dei Bruzi con le bandiere con le croci celtiche.

Questa giunta ha nominato cittadino onorario di Cosenza uno come Nunnari.

Questa giunta inserì in una guida turistica un certo Himmler, che gli omosessuali li bruciava vivi.

Tutto gli si può dire tranne che non sono coerenti. Molto peggio di questa giunta è chi, pur sapendo tutto ciò, li ha sostenuti lo scorso anno ed ora, fintamente, fa ra mossa ca s’indigna.

“Credo che al mio fratello omosessuale hai vomitato il ghigno del tuo male”.

 

“Parafrasando Altan, non è il Comune a essere intollerante e omofobo, sono i partecipanti a essere gay”.

In questi tre post c’è tutto quello che avremmo voluto dire noi ma che bene hanno detto altri.