Cosenza, protesta dei Prendocasa nel cantiere del cazzaro

Da qualche minuto (intorno a mezzogiorno e dieci) il Comitato Prendocasa ha dato vita ad un’azione di protesta dentro l’ormai celeberrimo cantiere del cazzaro all’interno di Viale Parco. I Prendocasa stanno sollecitando da tempo un incontro con il Comune e con la Prefettura per risolvere le questioni legate alle occupazioni e all’emergenza abitativa ma dal palazzo del cazzaro e da quello della Galeone (un altro soggettino che vi raccomandiamo) nessuna notizia. La sensazione è che vogliano fare i furbi attendendo gli sgomberi degli sbirri giocando sulla pelle di decine e decine di persone. I manifestanti hanno affermato che non se ne andranno se non riceveranno una convocazione da questi soggetti.

Questo il testo del post pubblicato sulla pagina Fb dei Prendocasa.

“I soldi per le grandi e inutili opere li trovate, quelli delle case, invece, ve li mangiate. Cacciate fuori i soldi! Una sola grande opera: casa, reddito e dignità per tutte e tutti”. 

Questo il testo dell’ultimo comunicato. L’ 8 ottobre 2018, a causa della pressante minaccia di sgombero delle occupazioni abitative e del conseguente silenzio degli enti locali, occupammo simbolicamente l’ex Hotel Jolly, chiedendo e ottenendo un incontro in Prefettura.

Al tavolo inter – istituzionale, presieduto dal prefetto Paola Galeone, parteciparono il sindaco Mario Occhiuto accompagnato dai dirigenti comunali, il commissario A.T.E.R.P Ambrogio Mascherpa e l’assessore regionale Roberto Musmanno. Il primo cittadino propose come soluzione l’utilizzo della cosiddetta misura di “emergenza abitativa”, in modo da rispondere al problema abitativo vissuto da centinaia di persone, evitando così gli sgomberi coatti dell’Hotel Centrale e dello stabile di via Savoia.

Pochi giorni dopo Palazzo dei Bruzi, con l’avallo dei vertici della Prefettura, pubblicò una manifestazione di interesse mirata alla ricerca di alloggi in fitto. In questi mesi ci siamo confrontati numerose volte con il dirigente comunale Giuseppe Nardi e i suoi collaboratori per dare seguito alla decisione emersa dal tavolo in Prefettura. Negli ultimi giorni la situazione è andata modificandosi, naufragando completamente.

Il Comune ha, di fatto, bloccato la ricerca di alloggi, venendo meno alle promesse fatte dal sindaco Occhiuto in Prefettura. Dopo quattro mesi di parole, che a questo punto possiamo definire bugie, da parte di organi istituzionali negligenti e incapaci di gestire una questione così importante, ci troviamo al punto di partenza, con gli sgomberi nuovamente alle porte.

A questo punto c’è da chiedersi: quali saranno le soluzioni in campo per far fronte alla situazione? Il prefetto e il sindaco sono pronti a far rivivere a questa città il dramma di blitz polizieschi atti a “buttare” uomini, donne e bambini fuori di casa senza soluzioni? E ancora, i rappresentanti del governo sul territorio, per primi i parlamentari del Movimento 5 stelle, cos’hanno da dire di fronte ai paventati sgomberi? Noi non staremo a guardare, pronti a batterci fino all’ultimo per avere garantito il diritto a una casa e, quindi, a una vita degna.

Prendocasa Cosenza