Cosenza, qui Pronto Soccorso: è sempre un girone infernale

Nessuno di noi gradirebbe imbattersi in un Pronto Soccorso ma a volte la scelta diventa inevitabile. Purtroppo ho vissuto questa esperienza di recente ed è stato terribile.

Non avrei mai immaginato che mi sarei ritrovata in un vero e proprio girone infernale. Così può essere definito il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cosenza nel quale ti ritrovi tuo malgrado e non riesci, in un primo momento, a renderti conto della triste realtà che stai vivendo insieme a tanti altri malcapitati accatastati li in attesa di essere chiamati.

È allucinante constatare che passi delle ore infinite senza che nessuno ti degni di uno sguardo, che i medici presenti non riescono a far fronte a tutte le emergenze, che gli esigui spazi devono contenere barelle, letti, sedie. Tutto in una promiscuità assurda, senza il minimo rispetto della dignità delle persone umane.

Puoi passare intere notti e interi giorni in quelle condizioni prima di accedere al reparto di competenza per la tua patologia, ammesso che si trovi un posto, altrimenti sei costretto ad andare via senza aver concluso nulla, confidando solo in Dio per i credenti o nella buona sorte. Parlare poi delle condizioni igieniche diventerebbe impresa ardua.

Questo è il Pronto Soccorso dell’ Ospedale di Cosenza, così funziona la sanità nella mia città. Un vero inferno nell’indifferenza totale di tutti coloro che dovrebbero avere il dovere giuridico ed etico di garantire il diritto alla salute. Ma tanto vale il motto: prima o poi ci si abitua…..
Che tristezza, che desolazione, che rabbia!!!

Francesca Castiglione