Cosenza, rimpasto di giunta: Occhiuto sa canta e sa sona sulu

L’addio al tanto amato assessorato da parte di Michelangelo Spataro lascia un vuoto nella giunta Occhiuto che presto dovrà essere colmato. Maledetta Severino e la sua odiosa legge, verrebbe da dire! Dopo tanto lottare per avere quel posto, lasciarlo in questo modo, più che la perdita di una buona rendita, è una ferita al cuore, per Michelangelo, provetto urbanista dei nostri giorni. Per lui il lavoro è tutto, e sostituirlo in questa arte – nessuno più di lui in città padroneggia la materia –  non sarà facile. Girano delle indiscrezioni su possibili papabili a ricoprire questo ruolo così difficile e una poltrona così scottante ma, tra i nomi che girano, nessuno ha la “stoffa” necessaria. È come se si dovesse nominare – fantasticando per un attimo… giusto per rendere l’idea della difficoltà del momento per Occhiuto che perde uno dei pezzi più pregiati della sua giunta – un sostituto di Leonardo da Vinci. Vallo a trovare.

Spataro ha ricoperto il delicato ruolo di urbanista per poco più di un anno, e come tutti i cosentini sanno, a Cosenza è una materia centrale per l’amministrazione Occhiuto. Vedi i continui e giornalieri cambi dei sensi di marcia delle vie cittadine. Ecco perché sarà difficile sostituire Michelangelo, solo lui era riuscito a rendere armonioso il traffico cittadino, nonostante il frenetico cambio dei cartelli stradali. Tanto da rendere le lunghe code piacevoli come un giro turistico alla scoperta della città. Osservare lo stesso negozio, o portone, del palazzo per 15, 20 minuti, fermi in auto, può farci scoprire dettagli dei luoghi che altrimenti non avremmo mai visto se ci fosse stato un traffico scorrevole. Ripetere una situazione di questo tipo, non è cosa da tutti, ci vuole mestiere e una certa padronanza della materia per ottenere questi risultati.

La perdita (politica) di Michelangelo è una brutta gatta da pelare per Occhiuto, che per il momento trattiene per se l’importante delega. In attesa di trovare la giusta figura e con la stessa preparazione di Spataro. Tenendo presente anche il delicato momento: milioni e milioni di investimenti previsti in città, metro, ospedale, piazze, centro storico, tutta “roba” per urbanisti. Insomma, quello che si profila è una specie di paese delle meraviglie per architetti e urbanisti, dove i cosentini si muovono come Alice quando chiede al Gatto Spataro: “mi diresti per favore che strada devo prendere per andarmene di qui?

“Dipende molto da dove vuoi andare” rispose  Gatto Spataro.

“Non mi importa molto il dove” (l’importante è uscire da questo asfissiante traffico), disse il cosentino.

“Allora non mi importa quale strada prendi” (perché Cosenza è tutta intasata), disse Gatto Spataro.

Una risposta che solo un urbanista di un certo livello come Spataro può dare, seconda solo alla fantasia di un grande scrittore. Non resta altro da fare che aspettare la determinazione di Occhiuto sulla sostituzione e quando avrà deciso non chiederà certo il permesso a qualcuno per conferire la nomina. Men che meno ai suoi consiglieri di maggioranza. Si sa: Occhiuto su queste scelte sa canta e sa sona sulu.