Cosenza, sanità depressa: chiesta alla Prefettura la revisione di patente e porto d’armi per Faccia di Plastica

Chiesta alla Prefettura la revisione della patente e del porto d’armi del direttore generale dell’ASP di Cosenza Raffaele Mauro a causa della patologia depressiva che lo affligge

L’Ufficio di Medicina Legale dell’ASP di Cosenza ha trasmesso alla Prefettura di Cosenza una informativa riguardante lo stato di salute del direttore generale dell’ASP di Cosenza Raffaele Mauro. Si tratterebbe di un atto dovuto in quanto è notorio che al celeberrimo Faccia di Plastica è stata riconosciuta la causa di servizio per “depressione cronica”.

La normativa vigente in materia prevede infatti che i titolari di patente di guida e di porto d’armi non debbano essere affetti da malattie mentali/psichiche. Il paradosso (ovviamente tutto interno all’ASP di Cosenza) è che in questi casi la norma prevede che il soggetto in questione venga avviato d’ufficio a “visita medico-legale di revisione” presso la “Commissione Patenti Speciali”, giusto dove lo stesso Mauro ha incaricato delle visite mediche la dott.ssa Cesira Ariani (ex per i caggi) compagna dello stesso Mauro ed il dott. Ottorino Zuccarelli (sodale dello stesso dg)!

Adesso proviamo ad immaginare i possibili scenari ed i relativi risvolti di questa vicenda che ha del kafkiano. Innanzitutto è molto probabile che lo zelante funzionario della Medicina Legale che ha inoltrato alla Prefettura il plico riguardante le riconosciute condizioni di salute di Mauro segua le stesse sorti dell’avvocato Niccoli (che aveva osato opporsi alla sentenza pilotata del Tribunale per conto dell’ASP) e cioè che venga trasferito ed impiegato ad altro incarico dallo stesso Mauro.

Ancora, è possibile che Sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza “parrucchino” Tomao, insabbi il tutto, seguendo l’esempio del presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza, Eugenio Corcioni, il quale ha insabbiato la vicenda di Pietro Filippo, che nonostante sia stato condannato in via definitiva per reati commessi nell’esercizio della professione di medico-chirurgo non ha ricevuto dall’Ordine dei Medici neanche un rimprovero verbale!

Un altro esempio che potrebbe essere seguito in tema di “insabbiamenti” è quello del procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo, il quale si è prodotto nell’immobilismo più totale a riguardo delle migliaia di iniziative che avrebbe dovuto prendere nei confronti dell’attuale gestione dell’ASP di Cosenza.

Riteniamo opportuno, per l’incolumità dei cittadini tutti e, perché no, anche di quella del dg Mauro, di fare un appello a Sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza affinché lo stesso si adoperi doverosamente sia per il bene della collettività e sia per quello del depresso Mauro. Insomma, se non volete togliergli la patente, almeno toglietegli il porto d’armi…