Lettere a Iacchite’: “Sorical, il regno (socialista) delle assunzioni clientelari”

Luigi Incarnato

Ed eccoci nel sogno di una notte di mezza estate 2, l’incubo di un’estate torrida e con la premessa di rubinetti sempre più asciutti, malgrado la solita scusa della siccità, vecchia come il cucco e che non incanta più nessuno. Come si suol dire “se il buongiorno si vede dal mattino… come vuoi che sia il resto?”.

Di cosa stiamo parlando? Ma di uno dei carrozzoni più vergognosi della politica calabrese, vale a dire la Sorical. A circa due anni dall’insediamento del nuovo commissario liquidatore individuato dalla parte “pubblica” ossia da Palla Palla in Luigi Incarnato, il bilancio della Sorical è diventato grigio notte.

Sebbene si parlasse di una ristrutturazione aziendale, di fatto ad oggi, siamo ancora alle manovre clientelari effettuate a luglio 2016 attingendo a piene mani dalla lista dei candidati del PSI alle elezioni comunali di Cosenza.

Il nuovo responsabile della zona di Cosenza è il padre del candidato Antonello Costanzo mentre il candidato Gianluca Greco, per non saper né leggere e né scrivere, ha anch’esso lavorato in Sorical con un contratto a termine e l’altro candidato Michele Zinno lavora in Sorical come consulente esterno con la sorella Francesca Zinno che è stata addirittura assunta a tempo indeterminato sempre in Sorical.

Siamo, dunque, a quattro assunzioni clientelari tutte figlie della lista del PSI, che, com’è noto, è il regno incontrastato del commissario Luigi Incarnato, per gli amici Gigino.

Di conseguenza, al di là di queste “cambiali elettorali”, nessuna operazione seria è stata portata avanti, nemmeno la vicenda del responsabile delle risorse umane Maria Pia Chiarella, che con il suo diploma di ballerina continua a svolgere le sue mansioni, eppure tanto scalpore fece il ragioniere Rendina, sia per il suo stipendio che per la mancanza di titolo di studio (predecessore della Chiarella).

Ulteriore assunzione: Adriano Mollo, giornalista ex Quotidiano, oggi portavoce della Sorical e occhio indiscreto del nostro amatissimo presidente Mario Oliverio alias Palla Palla, elevatosi in pochi mesi a grande conoscitore dei schemi idrici, del personale e chi più ne ha più ne metta alla modica cifra di 60mila euro all’anno. Una società, dunque, che già in difficoltà di suo è stata di fatto messa ancora di più in ginocchio. Povera Calabria!

Lettera firmata