Per fortuna c’è ancora un limite all’illegalità e alla corruzione che dilagano in Calabria. La grottesca vicenda dello scorrimento di una graduatoria dell’Asp di Catanzaro in quella di Cosenza è venuta fuori in tutta la sua gravità grazie a Iacchite’. Obiettivo, come al solito, quello di far entrare nei generosi ranghi della sanità cosentina un gruppo di raccomandati/e “doc” (avvocati e ingegneri dirigenti) con padrini politici di prima grandezza. Una “missione”, che, a quanto pare, aveva addirittura l’avallo dei commissari nominati dai Cinquestelle, che – se non fosse uscito il casino mediatico – probabilmente avrebbero chiuso gli occhi.
Eh già, perché lo scorrimento di questa graduatoria è stato l’unico compito che il commissario Fico ha inteso eseguire, tanto che lo stesso è assente da molti giorni dall’Asp di Cosenza che sta andando alla deriva. Contatta i dirigenti dell’ente solo per “convocare” i futuri dirigenti avvocati nella giornata di oggi, lunedì 29 aprile nella speranza che non venga pubblicato il decreto Calabria con il quale verrà sancita la decadenza degli attuali commissari.
Il decreto, in effetti, non è stato ancora pubblicato ma – dalle notizie che ci arrivano – ben difficilmente stamattina l’operazione “assunzione papponi/e” sarà conclusa.
Ma ieri sera Dora Gallo, rappresentante del Movimento dei Precari calabresi della sanità ha ricevuto assicurazioni da Francesco Sapia, deputato dei Cinquestelle, che farà ritirare l’assurda delibera Asp di Cosenza che assume dirigenti avvocati e dirigenti ingegneri. Non abbiamo motivo di dubitare della parola di Sapia. “Se sarà così – ha commentato Dora Gallo -, prenderemo atto che la struttura commissariale è fuori da ogni addebito e revocheremo lo sciopero indetto per il prossimo 3 maggio. Oliverio ci ha ancora una volta delusi, anteponendo interessi di lobbies alle vere esigenze della sanità che deve stabilizzare i precari e assumere medici, infermieri ed oss”.
Già, Oliverio. Ed è proprio qui che casca l’asino o il ciuccio, se preferite. Ancora una volta Palla Palla viene preso clamorosamente con le mani nella marmellata.