Europee 2019, la missione vibonese di Martusciello tra Ciccio, Peppe e Giorgia

La missione calabrese dell’europarlamentare di Forza Italia Fulvio Martusciello è iniziata alle 23,30 di sabato notte. Viaggio col favore delle tenebre dalla Campania alla terra bruzia con arrivo a destinazione poco dopo le due del mattino. L’ineffabile Jolanda l’educanda, coordinatrice calabrese di FI, detta anche Jole Isis per la sua “preparazione” in tema di terrorismo, ha recentemente affermato di essere grande amica di Martusciello. Ma, stando ai fatti, l’europarlamentare campano non è stato invitato (al contrario di Mara Carfagna, anche lei in quota Campania per motivi… matrimoniali) il 5 aprile scorso al congresso provinciale di Forza Italia e men che meno si è diretto a Cosenza in questo suo ultimo tour elettorale calabrese.

Eh sì, perché Fulvio Martusciello aveva buona parte della giornata di domenica pianificata in quel di Vibo Valentia, dove c’era un gran viavai di reggini per la concomitanza della partita allo stadio “Luigi Razza” tra Vibonese e Reggina, che ha dato agli amaranto il lasciapassare per disputare i playoff per la Serie B. Come Iacchite’ vi ha rivelato, Martusciello, in questo particolare momento storico, regge una serie di delicati equilibri all’interno della moribonda Forza Italia e se – com’è sempre più probabile – finisse per prendere più voti dello stesso Berlusconi nella circoscrizione Sud assesterebbe un fendente “mortale” alle ambizioni dell’ex soubrette Mara Carfagna, che fino all’ultimo ha cercato una candidatura nella lista di Forza Italia Circoscrizione Sud proprio per fermare il cosiddetto “piano Martusciello”, mirato ad eliminare le pretese della “bonazza” per la successione a Berlusconi e anche per la nomina del candidato governatore per la Calabria.

E torniamo a bomba alla missione calabrese, anzi vibonese, di Fulvio Martusciello. L’europarlamentare ha incontrato all’Hotel 501 nientepopodimenoche don Ciccio Cannizzaro, sempre più rotondo e pasciuto, da sempre legato a gentaglia come Totò Caridi e Peppe Scopelliti, dei quali è a tutti gli effetti figlioccio e bamboccio, vista la mole. Anche Cannizzaro ha rassicurato Martusciello sul fatto che in Calabria prenderà un sacco di voti, con buona pace della Santelli, degli Occhiuto e della Carfagna. Perché una cosa è dire che la “terna” sarà Berlusconi-Martusciello-Caligiuri (Fulvia, figlia del ricco possidente, già “trombata” alle ultime Politiche), un’altra sarà la pratica. Anche perché Cannizzaro, a Reggio, ha un altro candidato da “proteggere”, tale Giuseppe Pedà, e non si vede proprio come possa agire per far quadrare il cerchio. A meno che a Reggio non consentano agli elettori di Forza Italia di votare… quattro candidati!

L’accordo, dunque, è quello di far volare Martusciello anche in Calabria, possibilmente anche più di zio Silvio, e di spingere tutti insieme sulla poltrona di governatore Wanda Ferro, indicata guarda caso da Giorgia Meloni, che – guarda ancora il caso! – proprio ieri passava da Reggio Calabria. Anche perché la sua elezione alla Regione libererebbe il posto al Parlamento per il “pallone gonfiato” della politica cosentina, tale Fausto Orsomarso, che in queste ore sta “trafficando” alla grande per ottenere il risultato.

Martusciello, dopo aver incontrato Cannizzaro al 501, sempre insieme a don Ciccio e ai suoi amici tifosi della Reggina, si è diretto allo stadio “Luigi Razza”, dove ha trovato ad assistere alla partita addirittura alcuni/e elementi/e doc del cerchio magico di Peppe Scopelliti. Una bellissima rimpatriata, suggellata dalla vittoria degli amaranto. Sul dopopartita, a dire il vero, non abbiamo certezze, ma c’è chi giura che don Fulvio sia riuscito, in qualche modo, anche ad intercettare Giorgia Meloni, Wanda Ferro, Fausto Orsomarso e il suo omologo reggino Massimo Ripepi per una veloce ma chiarificante chiacchierata.

In tutto questo, di Occhiuto, Santelli e Carfagna neanche l’ombra, a testimonianza che le manovre dei primi quindici giorni di aprile si sono rivelate una serie di veri e propri “boomerang” per le loro maldestre ambizioni.