Cosenza, sanità “politica”: l’ultimo concorso per primario (truccato) di Palla Palla&Achilluzzo

C’è un altro concorso per primario che va a finire di diritto nella categoria degli accordi sottobanco per piazzare uomini graditi alla malapolitica. Achille Gentile, nella sua attuale carica di commissario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, ha espletato il 14 marzo scorso il concorso per l’affidamento della Direzione dell’Unità Operativa Complessa di Pneumologia, bandito a giugno 2018. Questa Unità non si trova a Cosenza ma all’ospedale Santa Barbara di Rogliano (che dipende dalla stessa Azienda Ospedaliera di Cosenza) dopo le ben note vicissitudini del Mariano Santo.

Le funzioni di primario o meglio di direttore della Pneumologia sono svolte ormai da 4 anni dal dottore Francesco Romano, 66 anni, pneumologo, già presidente della sezione regionale dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (Aipo), in servizio dal 1986 all’Azienda Ospedaliera di Cosenza, prima al Mariano Santo e poi, appunto, negli ultimi quattro anni da primario facente funzioni a Rogliano.

Il dottore Romano ha tutti i titoli e i requisiti necessari per vincere il concorso, diciamo pure che non ha rivali. Ma ha 66 anni, 33 anni di servizio e una pensione che – in caso di successo nel concorso – può arrivare a 70 anni e quindi tra quattro anni, necessari anche per aumentare quelli di effettivo servizio.

Di sicuro partecipa al concorso e nessuno gli dice che la sua posizione non è valida per ricevere l’incarico. L’otto aprile scorso, com’era ampiamente prevedibile, viene pubblicata la determina sull’albo pretorio dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e Francesco Romano risulta vincitore del concorso con un netto vantaggio sugli altri candidati. Eppure non viene nominato primario dal commissario Achille Gentile per l’impossibilità anagrafica – a causa della pensione – di un contratto quinquennale. E, come se non bastasse, viene anche posto in quiescenza (mandato in pensione) a decorrere dal 1° dicembre 2019 senza neanche aver maturato i 35 anni di servizio. In estrema sintesi: una gran porcata.

E’ quasi banale, a questo punto, porre la fatidica domanda: ma allora perché è stato ammesso al concorso? Non rispondiamo subito, facciamo prima un altro doveroso passaggio, che è quello della conoscenza con il nuovo primario della Pneumologia.

Lui è il dottore Albino Petrone, trasferito nel 2013 dall’ospedale di San Giovanni in Fiore, dove prestava servizio come incaricato a tempo determinato nel reparto di Medicina, all’Azienda Ospedaliera di Cosenza nel servizio di Fisiopatologia respiratoria dell’ospedale Mariano Santo di Cosenza e stabilizzato a tempo indeterminato nell’ottobre del 2016. Di conseguenza, ha sempre e solo lavorato in Fisiopatologia respiratoria occupandosi in particolare di polisonnografia, una metodica già presente in Azienda da oltre vent’anni… E allora, capirete con estrema facilità che il dottore Albino Petrone altri non è che un “raccomandato di ferro” della solita ala politica del Pd che fa capo al corrotto di San Giovanni in Fiore e al traffichino di Corigliano ovvero Mario Oliverio e Franco Pacenza, che hanno delegato al loro braccio armato, vale a dire il commissario Achille Gentile, anche questo concorso di primario. C’è chi dice che siano addirittura 23 (!!!) i “colpacci” messi a segno da questa allegra brigata di corrotti.

Ma il degno finale di questa storia è nelle parole della pasionaria Filomena Panno, storica sodale dei poteri forti della sanità, che alla domanda: “Ma perché avete ammesso il dottore Romano al concorso?” ha candidamente risposto: “Se non l’avessimo fatto, si sarebbe bloccato l’iter concorsuale…”. Possiamo allora tranquillamente concludere che – nonostante il suo essere donna – sarebbe davvero molto bello prendere a calci (nel sedere, per carità e con modi dolci e gentili, di piatto, per usare una metafora calcistica) questa signora dall’ospedale di Cosenza a quello di Rogliano. Così, per farle capire come ci si può sentire quando si subisce un abuso. Ma la signora Panno saprà cosa significa “abuso”?