I social network ribollono. Le fibrillazioni della politica locale dilagano inevitabilmente in questo momento delicatissimo per gli equilibri futuri. E così Fabio Gallo, il popolare ex ballerino e coreografo che ormai da tempo ha lanciato anche a Cosenza il Movimento Noi per il ritorno dei cattolici in politica, del quale è portavoce nazionale, è finito nel mirino della rete di “fake” del sindaco Occhiuto. La nuova Anna Lotti si chiama Alessandra Cosentino e dietro la sua falsa identità si nasconde uno dei tirapiedi del sindaco.
Successivamente toccherà a Mario Campanella, dirigente del settore Educazione, in carne e ossa battibeccare con Fabio Gallo. I due sono legati anche da vincoli di amicizia, sono cresciuti nello stesso quartiere e per qualche tempo hanno fatto parte entrambi del “giro” di Occhiuto. Poi le cose sono cambiate. Oggi, ha sintetizzato Fabio Gallo, Campanella è un dirigente della pubblica amministrazione “che mi dice, in sintesi, che non devo esercitare il mio lavoro e che devo anche stare attento a come parlo, altrimenti mi querela. E ancora più grave, che riferisce cose sconcertanti coinvolgendo il nome del sindaco di Cosenza. Cose incredibili se non le avessi lette con i miei occhi”.
Di conseguenza, è tempo di riportare le frasi che hanno generato le polemiche social.
Alessandra Cosentino Eppure i soliti noti detrattori, sindaco Mario Occhiuto, a cui da un po’ di tempo a questa parte si è aggiunto qualche ex ballerino clericale che volutamente scambia la Fede Cristiana con la propaganda politica-cristiana raccontando ad hoc SUPERCAZZOLE D’ARTE, sostiene che nonostante i segna-persone posti ad ogni valico …quindi certezza matematica sull’affluenza delle persone… sostiene altro. Ma dico, caro amico clericale, divertiti, fai le congratulazioni per lo strepitoso successo al sindaco Mario Occhiuto, e finiscila di raccontare supercazzole. Se ti vuoi candidare fallo apertamente e non usare la chiesa per i tuoi comodi…”.
Fabio Gallo Oggi sono stato volgarmente offeso solo per avere eccepito che la mattina del Concerto non ho condiviso, come tantissima altra gente, la gestione del traffico. Ciò, poiché ho personalmente assistito alle manifestazioni di tale disagio da parte di numerosi cittadini. Poi, l’attacco con profili fake di gente che almeno sapesse scrivere. Andiamo bene!
Mario Campanella Io sono stato chiamato lecchino solo per essere stato designato dirigente dal sindaco. Da persone a cui ho dato tanto. In tutti i sensi.
Fabio Gallo Caro Mario, oggi esistono strumenti che forse sfuggono ai più, in grado di identificare con esattezza chi digita da una tastiera un determinato messaggio. L’essere aggredito con tale meschinità (parlo di me..), solo per avere osato scrivere nulla che riguardasse la notte di Capodanno (ci mancherebbe, non sono decerebrato), mi pare troppo. Tra l’altro, come ormai noto al social, da soggetto ben identificato. Soggetto che per scrivere queste cose sulla mia persona non potrà mai considerarsi un uomo ma una merda schifosa. Ci siamo capiti?
Mario Campanella Chiunque tradisca un amico lo è. Per il.resto non entro nel merito. Buonanotte
Fabio Gallo Mario, non ho capito a cosa ti riferisci. Credimi. Se ti riferisci a me sbagli di grosso perché quando hai dovuto scrivere la cannonata contro Scopelliti e il centrodestra che lui rappresentava, il centrodestra per il quale oggi lavori, per consentirti di utilizzare una nostra testata giornalistica, ho preso per te diverse querele. Vuoi negarlo? Credo, dunque, di averti dimostrato la mia amicizia. Magari, avresti potuto firmare il tuo articolo, cosa che non hai fatto.
Mario Campanella Per me non hai preso nulla. Dimentichi che fui io a farti finanziare il progetto di San Francesco. Questo fatto che butti avanti le cose è insopportabile. Mi hai chiamato lecchino anche tu. Che forse ce l’hai con il sindaco perché non ti finanzia i progetti. Smettila di parlare a nome dei cristiani. Non sei il Vescovo. E la chiudo qui.
Fabio Gallo Caro Mario Campanella questa storia del lecchino è davvero pesante e inesistente da parte mia
Mario Campanella Purtroppo è vera
Fabio Gallo Ma ti rendo conto di quanto sei patetico? Sei un dirigente di pubblica amministrazione e non puoi diffamare e calunniare. Ma cosa stai dicendo? Credi davvero che io abbia qualcosa contro il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto? Ma dici davvero che non ha finanziato progetti da me richiesti e che per questo motivo ci sia astio? Ma quale astio? Ma cosa stai dicendo? Ma se lo sanno tutti che abbiamo sostenuto questa amministrazione. Non saltare di palo in frasca. Se qualcuno ti ha chiamato lecchino sarà per motivi che questo qualcuno ti attribuisce. Cose, evidentemente, tra te e questo qualcuno. Cosa me ne può importare a me? Quale è la competizione con te e quale mio desiderio di avere ruoli in questa Amministrazione? Cosa dovrei fare in questa Amministrazione? Ti rendi conto della gravità di queste affermazioni?E poi: cosa significa “smettila di parlare a nome dei cristiani?” Chi sei tu per dirlo? Quale autorità hai su di me? Quale autorità hai per parlare in questo modo? Cosa significa “non sei il Vescovo?”. Forse non riesci a spiegarti come sia stato possibile il successo del progetto COSENZA CRISTIANA? E’ questo il mio lavoro. E poi, Mario, stai parlando del progetto di San Francesco di Paola per il quale mi sono massacrato di lavoro insieme ai miei collaboratori? Stai parlando del giorno in cui mi hai presentato il Presidente Mario Oliverio al quale dovevo portare la parola dell’Ordine dei Minimi? E poi, perché lanci manipolate di merda se tu hai preso i soldi per avere lavorato insieme a noi? Sei stato regolarmente pagato. Ma cosa stai farneticando? In ogni caso, se quanto da te dichiarato è frutto delle dichiarazioni del sindaco della città Mario Occhiuto, ne parleremo ancora. Stanne certo.
Mario Campanella Se c’è uno che dovrebbe stare in silenzio sei tu. Io ho lavorato e fatturato. Ripeto, stai attento a come scrivi che ti querelo in un secondo. Non sei la voce della Chiesa. E non hai molto da insegnare. Per cui, umiltà. Patetico sei tu. Sei un vittimista .
Fabio Gallo Caro Mario Campanella, fino al momento in cui non sei entrato in questo post il mio mondo era magnifico. Ma quale vittimista? Mario, ti ripeto: sei un dirigente di pubblica amministrazione. Non puoi diffamare e calunniare. Mi stai accusando ingiustamente di cose che non ho commesso. Ancora continui con “la voce della Chiesa?” Ma cosa dici. Tu lavori nella pubblica amministrazione e io per la chiesa. Dunque dovrei dare retta e te e non esistere? Ma cosa dici??? Campanella, questo è il mio LAVORO!!!