L’arrivo prematuro ed improvviso della primavera deve aver risvegliato dal (molto) interessato letargo durato più di 6 mesi in cui erano caduti anche CISL e UIL scuola di Cosenza, che si sono finalmente accorte di quanto avviene nell’ATP della nostra provincia.
Non potremmo che essere felici di questa tardiva resipiscenza che dà ragione a noi, che in splendida solitudine e per lunghi mesi abbiamo denunciato l’impossibile situazione organizzativa di quell’ufficio e la pessima direzione del dott. Greco.
Però, quando noi riportavamo i gravi disagi manifestati da tutto il personale dell’ufficio, i disservizi provocati all’utenza spesso lesa nei propri diritti, persino la difficoltà nel corretto compimento delle operazioni quotidiane e di quelle propedeutiche all’inizio dell’anno scolastico, da parte di CISL e UIL scuola solo un silenzio imbarazzante.
Sarà perché la FLC-CGIL seguiva, come da nostra cultura, le normali prassi scontrandoci con ostacoli burocratici posti ad arte, voluti rinvii e difficoltà di ogni tipo, mentre altri entravano ed uscivano a proprio agio dalle stanze di alcuni funzionari risolvendo qualche situazione particolarmente “a cuore”?
Anche in questo frangente abbiamo agito per primi, scrivendo l’1 marzo una lettera di denuncia e proposte alla dott.ssa Calvosa, dirigente dell’USR Calabria, con la quale ci siamo sempre confrontati su questo problema, ritenendo che la pubblicazione dell’organigramma dell’ATP di Cosenza effettuata il giorno prima confermasse pienamente quanto da noi sempre sostenuto ed obbligasse a porre come inevitabile l’incompatibilità ambientale del dott. Greco.
Che CISL e UIL scuola oggi ci seguano e scarichino il direttore dell’ATP ci dovrebbe soddisfare, ma non è così. Il punto è come si pensa di affrontare la situazione e quali soluzioni si propongono. Abbiamo già rappresentato alla dott.ssa Calvosa ed al Ministero come occorra un intervento urgente e che l’unica misura alternativa valida, se davvero vogliamo far uscire l’Atp di Cosenza dall’oscurantismo gestionale, sia quella di affidare la direzione dell’ATP a soggetti esterni all’ufficio.
Questo nostro insistere su scelte esterne, sperando che sia condiviso e confermato anche da Cisl e Uil, deve essere considerato come funzionale ad una azione amministrativa trasparente, lineare, non più ingabbiata nelle logiche amicali e senza più intraprendere scorciatoie che di fatto hanno reso sempre meno credibile l’attività amministrativa di questo Atp.
Per quanto di nostra competenza, non assisteremmo in silenzio a soluzioni gattopardesche, con cui si cambi affinché nulla cambi per far si che le situazioni rimangano sostanzialmente inalterate con la speranza di proseguire quel clima di precedenze sia nell’ascolto che nella soluzioni dei vari problemi che non potremmo che denunciare con la dovuta determinazione.
Pino Assalone – segretario provinciale della FLC-CGIL