Sui nostri fiumi
di Sergio Nucci – Buongiorno Cosenza
La foto è del fiume Crati visto dal ponte cosiddetto “della Massa”. L’alveo del fiume, come si vede, è stato soggetto a una drastica ripulitura effettuata con la ruspa.
Ci siamo informati presso esperti, che ci assicurano che si tratta di un’operazione ingiustificata.
La vegetazione flessibile (erbe, arbusti e canne) presente nell’alveo ha la funzione di trattenere il terreno. Quando l’alveo è nudo, aumenta il rischio di erosione alle opere fluviali (muri di sponda e briglie).
E’ logico tuttavia che la vegetazione fluviale, quando si tratta di un corso d’acqua che attraversa la città, vada controllata. In qualche caso è opportuno lo sfoltimento e la pulizia, come in quello della seconda foto, che mostra il fiume Busento dal ponte Mario Martire.
Gli stessi esperti assicurano che qui sono stati visti recentemente il germano reale e l’airone bianco: infatti i fiumi costituiscono un habitat ideale per le specie acquatiche.
Quando si spendono milioni per realizzare nuovi parchi urbani, bisognerebbe prima fare attenzione agli spazi naturali di cui la città già gode, e in particolare agli alvei fluviali.
Si vorrebbe sapere se anche l’alveo del Busento è destinato, come quello del Crati, a una simile scriteriata operazione, ingiustificata sia sotto l’aspetto idraulico, sia sotto quello ambientale.