Cosenza, Spataro minaccia Bianca Rende: “O stai zitta o tiro fuori le tue magagne”

Ormai quello di minacciare di svelare chissà quale segreto oscuro, o di tirar fuori chissà quale scheletro dall’armadio di chi ha osato offenderci o spiattellare qualche nostra magagna, a Cosenza, è diventata una moda. Specie tra i politici che qualcosa da nascondere ce l’hanno sempre. Se tu racconti il mio intrallazzo, io racconti le tue matasse. E’ questa la logica che regola gli scontri. Ed è anche l’arma di ricatto più usata dalle truppe occhiutiane per mettere a tacere o intimidire gli avversari.

La rappresaglia in questo caso è rivolta a Bianca Rende, consigliere comunale del Pd. A minacciare la Rende, l’assessore Michelangelo Spataro, che si fa vanto della sua cavalleria istituzionale e del suo essere al di sopra di certe pratiche “minatorie” utilizzate da chi non ha argomenti, salvo poi comportarsi allo stesso modo dei personaggi che dice di disprezzare.

La colpa della Rende è quella di aver pubblicato un post su FB dove critica la scelta dell’ex assessore Vigna di entrare nello staff del sindaco, ricordandogli ciò che dice il Tar Campania sulla Legge Severino, dopo essersi dimesso dalla carica di assessore in seguito alla condanna riportata in secondo grado nel processo “Tesi”. Un modo – per la Rende – di aggirare la Legge Severino, e avverte di volersi rivolgersi all’anticorruzione. In sostanza Vigna è uscito dalla porta ed è rientrato dalla finestra.

Non passa neanche qualche ora che arriva il post di Spataro, in risposta a quello della Rende, con una minaccia ben precisa:

Qualora ci fossero dei dubbi sull’identità della persona alla quale si rivolge Spataro, ci pensa il solito Bozzo a chiarire di chi si sta parlando:

Figlia di papà non lascia spazio a dubbi: é a Bianca Rende che è rivolta la minaccia, visto che suo padre Pietro è stato a lungo parlamentare e politico di spicco della Dc calabrese.

Dice Spataro a Bianca Rende che se non la smette di parlare ci pensa lui a farla stare zitta raccontando al mondo intero le magagne su come è stata assunta al lavoro. Ovvero senza un concorso.

Bianca Rende lavora come funzionario all’ArpaCal dal 2009. E allora siamo voluti andare a vedere se quello che dice  Spataro corrisponde al vero.

E abbiamo trovato gli estremi del concorso del 2008, che di seguito pubblichiamo, al quale ha partecipato Bianca Rende arrivando prima. Vogliamo proprio vedere cosa dirà oggi Spataro e di quale verità su Bianca Rende ci parlerà. Lui che la verità non sa nemmeno dove sta di casa. E questa è la prova del suo agire. Vedrete che non dirà niente perché niente c’è da dire. Se non che dire bugie per Spataro è cosa normale. E più prova di così si muore.