Cosenza, straordinari d’oro all’Asp. La rabbia per la magistratura corrotta e l’ironia sul web: “Litri e litri di sudore!”

L’arrivo della Finanza nelle stanze dei bottoni dell’Asp di Cosenza per acquisire le tabelle che testimoniano l’arroganza infinita di oltre 700mila euro di “straordinari” necessari per pagare i dirigenti medici e soprattutto quelli “impegnati” nell’emergenza virus (eravamo a dicembre 2020) aveva indignato ancora di più i cosentini rispetto alla semplice denuncia di un giornale. A distanza di sei mesi, nessuno sa che fine ha fatto quell’inchiesta ma soprattutto, il 6 maggio scorso, l’Asp ha “prodotto” la delibera che consente a questi soggetti di incassare i 245mila euro che ancora mancavano all’appello e che si riferivano agli “straordinari” di settembre e ottobre 2020. Quindi hanno ripreso a “rubare” esattamente dallo stesso punto in cui avevano lasciato.

L’indignazione era ed è pari al menefreghismo assoluto di una magistratura, quella cosentina, della quale nessun cittadino ha fiducia. Quegli stessi cittadini che oggi, commentando questo disastro, non possono fare a meno di considerare quanto questi magistrati, capeggiati dall’immarcescibile e sempre più impresentabile Gattopardo procuratore, hanno consentito a schiere di famelici colletti bianchi di arricchirsi alle spalle della gente onesta. Il blitz della Finanza, pertanto, così come la pagliacciata delle interdizioni richieste per i colletti bianchi dell’Azienda Ospedaliera di qualche mese fa, non fa altro che aumentare la rabbia dei cosentini nei confronti di una classe dirigente marcia fino al midollo, a cominciare proprio da chi dovrebbe garantire giustizia e agisce oggi solo per pararsi il culo, come hanno capito anche i bambini.

Non serve avere Gattopardi “scienziati” all’interno di una procura che negli anni è diventata una barzelletta per Cosenza e i commenti della gente, anche attraverso i social, sono perfetti per descrivere la situazione.

Facciamo tre esempi classici, che ci stanno accompagnando ormai da qualche mese nel commentare le ruberie di Mario Marino e della sua cricca di massoni, che vorrebbero farci credere che tra giugno, luglio e agosto dello scorso anno hanno maturato centinaia e centinaia di ore di “straordinario” quando in ospedale non c’era nessun ricoverato e un solo paziente era in isolamento domiciliare.

Eh beh… in effetti hanno lavorato tantissimo a giugno, luglio e agosto… piegati a fare straordinari per applicare il piano Covid regionale (quale? Quello di Cotticelli? Ahahaha…), per preparare gli ospedali, fare i concorsi, assumere medici e infermieri specializzati che mancano, posti letto, ospedali Covid (in tutta la provincia…), hotel Covid per i pazienti che usciti dalla terapia intensiva non possono tornare a casa e stare in isolamento, allestire centri tamponi, attrezzare le USCA… sì hanno lavorato tantissimo… Litri e litri di sudore…

Vedo che uno ha fatto 200 e un altro 218 (!!!) ore di straordinario in tre mesi, ossia l’equivalente di 25 giorni di lavoro… Complimenti!!!

Se si fanno 25 giornate di lavoro straordinario in più in tre mesi qualcosa di grave succede. Delle due l’una: o è un dato falso, e allora siamo dinanzi ad un reato o il dato è drammaticamente vero e allora siamo davanti al disastro organizzativo, senza voler considerare i pericoli in termini di qualità della prestazione lavorativa che il soggetto in questione può svolgere sotto pressione e con questi carichi di lavoro. Altro è fare gli straordinari in un archivio altro se fai l’anestesista o il chirurgo…