La delibera 80 approvata lo scorso lunedì 22 luglio 2019 dalla giunta comunale di Cosenza è la prova provata che le critiche a Palazzo dei Bruzi da parte della Procura della Corte dei Conti di Catanzaro erano fatti acclarati e non fantasie dei magistrati.
L’ulteriore buco di 30 milioni di euro, venuto alla luce proprio a Catanzaro, è stato argomento di discussione della giunta che ha operato tagli indiscriminati su spese da sempre considerate necessarie. Tante le voci cassate o fortemente ridimensionate e questo a conferma che i tempi che ci attendono non saranno felici. Tagli drastici, netti, per sevizi rivolti alla collettività. Tagli che avevamo preventivato e che nella delibera 80 trovano conferma.
Fa scalpore il taglio alla Biblioteca Civica di Cosenza, patrimonio di una intera città e i cui dipendenti vivono da molti mesi una condizione di penosa precarietà (l’ultimo stipendio risale a novembre 2018). I 104 mila euro inseriti in bilancio (ma non sappiamo se mai erogati) spariscono definitivamente e con essi i sogni di rilancio del prestigioso istituto cosentino Ma sono tutti i servizi destinati ai ceti meno abbienti ed ai meno fortunati a subire tagli drastici. Tante le decurtazioni che nelle prossime ore proveremo a spiegare alla città. C’è da aggiungere che il contraccolpo della delibera della Corte dei Conti miete vittime, anche se in modo parziale, tra le cooperative che perdono circa 400 mila euro. Vorremmo capire come e a scapito di chi sono stati praticati i ridimensionamenti. Una considerazione: nella delibera non c’è nessun cenno ai tagli per consulenze ed incarichi esterni all’ente. Quelli, beati loro, non sono stati neanche scalfiti.
Sergio Nucci Buongiorno Cosenza