Cosenza, “talpe” dei clan: 7 anni e 6 mesi in primo grado a Ciciarello e Perticari

Il processo in Corte d’Assise a Cosenza contro le cosiddette talpe dei clan si è chiuso con tre condanne pesanti. Il presidente Carmen Ciarcia (giudici a latere Vigna e Antico) ha inflitto 9 anni e 6 mesi all’imprenditore Enrico Francesco Costabile e 7 anni e 6 mesi all’ex agente della squadra mobile di Cosenza Vincenzo Ciciarello e all’ex carabiniere Antonino Perticari.

Secondo l’accusa, le cui tesi sono state avallate dalla sentenza, i tre si sono resi responsabili di numerosi reati tra i quali quello del concorso esterno in associazione mafiosa. Che i tre concretizzavano passando informazioni ai clan, in particolare agli esponenti della cosca Rango di Cosenza, su indagini, perquisizioni e posti di blocco, in cambio di denaro e favori. Oltre ai riscontri di natura investigativa, vagliati a suo tempo dal Gip che li ha ritenuti validi, i tre sono chiamati in causa da diversi pentiti: Adolfo Foggetti, Edyta Kopaczynska, Roberto Calabrese Violetta e altri. Con Ciciarello, Perticari e Costabile era stato indagato anche Fabrizio Bertelli, ex agente della polizia stradale, che ha scelto di essere processato con il rito abbreviato. Il rinvio a giudizio era scattato il 15 dicembre del 2017, il processo era iniziato il 30 gennaio del 2018.

L’inchiesta rientrava in una più ampia attività investigativa svolta congiuntamente dalla squadra mobile della questura di Cosenza e dal reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Cosenza e che ha permesso di disarticolare un contesto di criminalità organizzata egemone a Cosenza e nel suo hinterland.