Cosenza, tamponamenti a Viale Parco: “Occhiù, è tutta colpa tua”

Ieri abbiamo dato notizia dell’ennesimo tamponamento avvenuto su Viale Parco, all’altezza della chiesa di Cristo Re e dell’autostazione, nella zona dove il cazzaro ha invertito il senso di marcia, cambiato la segnaletica e “abolito” un semaforo. Nonostante se ne stiano verificando almeno due al giorno, il codazzo di profili falsi e lecchini (veri) del sindaco ha provato sulla nostra pagina Facebook senza un minimo di vergogna a ribaltare la realtà addossando le colpe al malcapitato automobilista tamponato da un pullman di linea. Ma ad un certo punto si è materializzata la figlia dell’automobilista e lì per tutti i lecchini è stata notte fonda. A Cusenza si dice che “c’hannu truvatu u patruni….”. 

Ecco quanto scrive la figlia dell’automobilista. 

Scrivo adesso e poi basta, mi scoccia davvero leggere di chi dice che il conducente dell’ Audi guidasse con il cellulare e non ha rispettato la segnaletica (inesistente)…

Se mio padre è salvo, è solo grazie al fatto di essersi fermato, poiché a terra c’era la striscia dello stop… Se per 20 anni percorri quella strada e sai che a sinistra non viene nessuna macchina, è chiaro che ti fermi guardi a destra e riparti… Così è stato e quindi il pullman l’ha tamponato venendo da sinistra a velocità sostenuta mentre mio padre stava ripartendo…

Se il signor sindaco ha deciso di cambiare la segnaletica, i sensi di marcia, chiudere le strade eccetera, avrebbe dovuto mettere un semaforo, o un vigile o una segnaletica… non si può pensare di percorrere per anni una strada e poi cambiare improvvisamente senza segnalarlo… ma scherziamo? E soprattutto, sulla vita della gente? Ringrazio Dio che mio padre sia vivo… e se come dice Iacchite’ ci sono gia’ stati 8 tamponamenti vuol dire che qualcosa non va in quella strada… Che facciamo? Continuiamo a ringraziare Dio che sta salvaguardando questi padri di famiglia? O il caro sindaco prende provvedimenti??? Oppure aspettiamo che chi commenta tanto per commentare, senza tra l’altro essere presente, aspetti di darmi ragione (che non mi interessa avere) quando capita a loro (spero mai) o a chi gli è caro? O peggio, per mettere un semaforo aspettiamo che succeda qualcosa di veramente brutto?