Cosenza. Usb Scuola denuncia: “L’Atp vuole intimidire chi protesta per la Palestina: è una vergogna”

Inaccettabile. E vergognosa. Semplicemente tale!
Così è la nota che ci è stata segnalata arrivare ieri nelle scuole della provincia da parte dell’ATP di Cosenza a firma “la Segretaria del Dirigente”, in cui si richiede di “segnalare con tempestività l’eventuale svolgimento di manifestazioni, assemblee straordinarie, occupazioni o altre forme di mobilitazione studentesca connesse alla causa pro-Palestina che interessino i rispettivi istituti” e di “comunicare iniziative in corso o programmate”.
Sono righe burocratiche che ci preoccupano molto nella loro algida prosa, veicolano un pericoloso clima di controllo che esula dalla normalità democratica. Non fanno neppure riferimento a eventuali richieste che in tal senso provengano dal Ministero a Roma o dall’USR a Catanzaro!

Comprendiamo come dopo la grande riuscita dello Sciopero dell’USB di lunedì 22, le piazze piene, il risveglio delle coscienze critiche e del dibattito nelle scuole e nelle università, nei luoghi di lavoro e nei territori, siano turbati i sonni del Governo italiano, con i suoi silenzi complici del genocidio del popolo palestinese e i suoi rapporti vergognosi con il governo israeliano. Ma se ne facciano una ragione: nonostante tutte le operazioni autoritarie e repressive di Valditara e la vicinanza di qualche corporazione scolastica a lui fedele per i privilegi che ne riceve, la Scuola è e rimarrà presidio di democrazia e partecipazione, confronto e crescita. Nella dialettica e nelle lotte dei lavoratori e degli studenti.
Una nota incomprensibile dunque quella dell’ATP di Cosenza. O forse troppo comprensibile. I dirigenti scolastici già comunicano eventuali agitazioni studentesche, quali che ne siano i motivi.

La Dirigente dell’ATP ha il dovere di spiegarla al mondo della Scuola e alla collettività tutta. Quale è stata l’esigenza di emanarla? E perché i riferimenti espliciti alla Palestina? E’ una fake? Un errore? Una sua iniziativa? Una richiesta ministeriale?
Chiediamo pubbliche risposte a questi interrogativi ad una Amministrazione della Repubblica Italiana dove, ancora, vigono regole democratiche e non arbitrii. Ed anche i rappresentanti politici e istituzionali del territorio, oltre a fare passerelle e selfie, dovrebbero pretendere spiegazioni su questo atto.
Francamente inaccettabile. E vergognoso.

USB Scuola Cosenza