Cosenza violenta, ancora una rapina in centro. Che fanno le forze dell’ordine?

Ancora una rapina in pieno centro a Cosenza.

Ieri sera, come vi abbiamo informato in tempo reale alle 19,30, prima ancora che la polizia diffondesse le sue “veline” ai media ammaestrati, un rapinatore ha preso di mira il bar-tabacchi Bruni di viale Cosmai, un locale molto frequentato.

Era armato di pistola e non doveva essere proprio un “professionista” se è vero, com’è vero, che ha fatto un sacco di casino per prendersi l’incasso della giornata, che ammontava a circa 2mila euro. Con il calcio della pistola, infatti, è stato costretto a colpire due dipendenti, che evidentemente avevano cercato di dare l’allarme. Non è ancora chiaro, invece, se ha esploso o meno un colpo in aria per intimidire le persone che erano all’interno del locale.

Il rapinatore poi si è allontanato a bordo di un’auto che lo attendeva all’esterno.

Dal mese di novembre ad oggi, e quindi nel breve spazio di tempo di tre mesi, tra Cosenza e Rende sono state rapinate due banche (la BCC di Roges e la BCC di Cosenza), una gioielleria a corso Mazzini, un medico a via Dalmazia (rimasto anche ferito) e adesso il bar-tabacchi Bruni di viale Cosmai. Cinque rapine senza un colpevole per non parlare dei numerosi furti negli appartamenti (almeno una ventina tra Cosenza e area urbana): polizia e carabinieri impotenti rispetto a questa tragica spirale di violenza, alimentata anche dal fatto che non c’è più nessun clan malavitoso che comanda in città.

Non critichiamo il questore perché ci piace criticarlo o, peggio ancora, perché godiamo dei suoi insuccessi. Cosenza e i cosentini invocano sicurezza ma il questore Liguori e il comandante dei carabinieri Ottaviani non sembrano assolutamente adeguati al ruolo che ricoprono. Speriamo che si mettano a lavorare invece di stare in ufficio a non concludere nulla come purtroppo sta accadendo.

Per chi non lo conoscesse, questa è la faccia del questore Luigi Liguori