di Stefano Fogliani
Fonte: Il Resto del Carlino
“Il ragazzo è dispiaciuto ma su di morale, e determinato a compiere il percorso di recupero e portarlo a termine per tornare in piena efficienza appena possibile”. E pazienza se ci vorranno mesi: Stefano Zaffagnini, il chirurgo che ha operato Domenico Berardi, conferma quanto già scritto dal sito ufficiale del Sassuolo (“intervento perfettamente riuscito”), aggiungendo di averlo già dimesso. “Ma – aggiunge – lo rivedrò già martedi prossimo e il martedi successivo”.
Per verificare il decorso, immaginiamo…
“Soprattutto per verificare la reazione immediata all’operazione. Con interventi di questo tipo è necessario tenere d’occhio soprattutto la ferita, perché la zona operata è poco vascolarizzata. La fattispecie di sofferenze dovuta alla stessa, nell’immediato, è molto diffusa, quindi occorre grande attenzione. Adesso la zona operata è immobilizzata da una valva gessata che Berardi dovrà tenere per 15 giorni, poi potremo almeno togliere i punti”.
Un decorso complesso per un’operazione a suo modo complessa
“Ci vorrà pazienza, ovvio, ma come ho detto la lesione era una lesione completa al terzo medio, ovvero la zona più centrale, ma classica, sulla quale abbiano operato ricongiungendo i due capi del tendine, che erano anche distanziati l’uno dall’altro. Avevo con me in sala operatoria due validi collaboratori come Alberto Grassi e Massimiliano Mosca e l’intervento, ribadisco, è riuscito molto bene”.
Con Domenico chi c’era?
“Un amico di famiglia e il medico sociale del Sassuolo”.
Torniamo al decorso…
“Tra una settimana il primo controllo, poi tra 15 giorni togliamo i punti, e da allora Domenico dovrà indossare un walker e dopo il primo mese conto che possa fare i primi esercizi di motilità. Da lì, di fatto, comincerà la fase di riabilitazione, che sarà il giocatore, d’accordo con il Sassuolo, a scegliere presso che tipo di struttura svolgere”.
I tempi di recupero, invece? Si sa che la sua stagione è già finita, che suo malgrado salterà l’Europeo: per vederlo in campo a suo avviso quanto servirà?
“Non c’è una tempistica precisa, ma alla luce dell’infortunio patito e dal tipo di intervento effettuato posso prevedere ci vorranno circa sei mesi. Difficilmente meno”.
In rete si legge di tempi che potrebbero allungarsi anche fino al 2025…
“In rete, soprattutto per quanto attiene alla medicina, si trova di tutto, ma i contenuti del web non sono sempre esatti, anzi. Ho parlato di sei mesi alla luce delle mie esperienze pregresse e anche ad un altro precedente: operai, qualche anno fa, anche un altro giocatore del Sassuolo, ovvero Adjapong, che rimase fuori per 180 giorni, da fine gennaio a fine luglio”.









