Covid Cosenza e provincia. Undici morti in tre giorni e silenzio totale dagli ospedali

Undici morti in tre giorni. A Cosenza e provincia non è tanto la conta dei positivi che preoccupa, visto che ormai non c’è più nessuna parvenza di tracciamento, ma il contenimento delle conseguenze del virus. Perché in questi ultimi giorni si sta registrando questo numero così alto di decessi? Nel dettaglio, martedì il Bollettino della Regione ha segnalato 3 morti tra Cosenza e provincia, mentre ieri e oggi si sono registrati altri quattro decessi. Una mattanza.

Ma l’aspetto ancora più grave e drammatico è che la pseudo task force dell’Asp di Cosenza e l’Azienda Ospedaliera hanno alzato un vero e proprio “muro” per impedire che si conoscano i nomi, le età e le provenienze delle persone che perdono la vita a causa del Covid. Un atteggiamento incomprensibile, che tra l’altro non si era registrato nel corso della prima ondata, quando correttamente venivano fornite non tanto ai giornalisti quanto ai cittadini le notizie riguardanti i decessi. A Reggio, tanto per fare un esempio, ogni sera – di solito intorno alle 22 – il Gom rende noto un Bollettino nel quale spiega chi ha perso la vita e porge le condoglianze alle famiglie. Ieri sono deceduti un uomo di 80 anni e una donna di 90 anni, entrambi affetti da severe patologie concomitanti all’infezione da COVID-19. Il 15 marzo un uomo di 72 anni in Terapia intensiva e il 14 marzo due uomini di 72 e 75 anni e una donna di 82 anni. A Cosenza, invece, niente da fare. Silenzio.

Per quel poco che siamo riusciti a sapere, in questi tre giorni si sarebbero registrati due decessi tra i pazienti Covid di Cassano allo Jonio e Cetraro mentre nulla si sa sugli altri nove. E’ molto probabile, allora, che ci sia qualcosa che non funziona per le terapie di contenimento del Covid. Tra l’altro non viene reso noto neanche dove, tra gli ospedali di Cosenza e provincia, si registrano i decessi né tantomeno se si tratta di pazienti che sono passati dalla Rianimazione. A noi non resta altro da fare che descrivervi la situazione, poi ognuno dei lettori potrà farsi un’opinione su come si “lavora” negli ospedali di Cosenza e provincia.