“Sono sempre più intense le notizie che un probabile focolaio da infezione Covid 19 si sia sviluppato all’interno della struttura della casa di cura “Misasi” che sta tenendo in apprensione operatori e ospiti della struttura stessa”. E’ quanto si legge in una nota dei sindacalisti Teodora Gagliardi (Cgil), Antonio Lento (Snalv-Confsal) e Giovanni Lopez (Cisl). Da più tempo i sindacati stanno chiedendo che vengano applicati tutti i protocolli previsti per il controllo dell’infezione e che venga adeguatamente utilizzato il personale sanitario e parasanitario all’interno della struttura. “Tale richiesta è avvalorata dal fatto che riteniamo necessario – continuano i sindacalisti – garantire i livelli minimi di assistenza verso gli ospiti presenti in struttura. Chiediamo, prima che sia troppo tardi, che con procedura d’urgenza vengano sottoposti all’esame del tampone molecolare tutti i pazienti presenti nelle strutture del gruppo nonché tutto il personale dipendente, affinché si possa avere nell’immediato contezza dello stato di contagio e del relativo tracciamento da parte dell’Usca di quanti pazienti e operatori possano risultare contagiati”.
