Crotone 2020, Grillo ritira la candidatura a sindaco e manda un ‘vaffa’ al Pd

CROTONE – “Il Partito democratico non è stato in grado di fare neppure una lista a mio sostegno per questo ritiro la mia candidatura a sindaco”. In questo modo Gaetano Grillo, nel corso di una conferenza stampa svolta oggi, ha spiegato il motivo per cui ha deciso di non candidarsi più a sindaco a capo della coalizione che vedeva in prima linea quella parte del Pd che fa capo alla linea del commissario della federazione Franco Iacucci. Un’altra parte del Partito democratico – quello della segreteria cittadina – invece appoggia la candidatura a sindaco di Danilo Arcuri.

Come Beppe Grillo

“Rispetto al comportamento del mio partito devo imitare il mio omonimo Grillo lanciando un vaffa liberatorio – ha detto Gaetano Grillo -. Il mio Pd non ha mai nutrito un grande amore nei miei confronti. Mi ha sempre apprezzato, ma al momento buono non ha esitato affatto a sostituirmi. Come è accaduto nel 1997 quando questo presunto leader, Enzo Sculco, mi ha sostituito facendo nascere una stella: il compianto amico Pasquale Senatore che si è seduto a tavola bandita. Finite le opere ricevute in eredità da me ha smesso anche con lo slogan di un’inaugurazione ogni 15 giorni”.

L’ex sindaco di Crotone ha spiegato come si è arrivati alla sua candidatura ed alla decisione di ritirarsi: “Visto che il Pd non mi ama mi sono detto: se noi formiamo 4-5 liste civiche il Pd nello stato comatoso in cui si trova è costretto a venire da noi. Io ho subito partecipato questa situazione all’amico Peppino Vallone spiegandogli: poiché non hai altro candidato sindaco, poiché le trattative che stai facendo con Pedace sono incoerenti con la linea della discontinuità voluta da Iacucci che diceva non posso sostenere un’alleanza con quella forza politica che fa capo a Sculco perché ha fallito travolta dalla questione morale per la vicenda giudiziaria sulla piscina, perché Pedace aveva governato con Sculco ed alle regionali aveva votato per il centrodestra, non c’era altra candidatura che la mia”.

Per Vallone sono vecchio

Sotto accusa per Grillo l’altro ex sindaco Peppino Vallone che lo ha ritenuto troppo vecchio: “Vallone – ha proseguito Grillo – invece di esprimere la mia candidatura ha tergiversato cercando fantomatici candidati a sindaco tipo Lino Mungari, Giuseppe Varrina, senza accorgersi che senza le mie liste nessuno di loro avrebbe potuto arrivare al ballottaggio. La scelta cade su di me dopo aver sfibrato i sostenitori delle mie liste con l’incertezza sulla mia candidatura. Vallone andava a dire: se non abbiamo altri candidati mettiamo Grillo, oppure che preferiva perdere con un giovane piuttosto che con una persona di 79 anni. La gioventù non si misura con l’età. Io non devo fare i 100 metri, ma attività intellettuale. E penso di avere la mente lucida più di tanti giovani”.

Colpa dei vertici del Pd

Gaetano Grillo ha indicato i colpevoli della defaillance della sua proposta: “i colpevoli sono i vertici del Pd. Quando è stata scelta la mia candidatura, Vallone e Iacucci, invece di permettermi di formare le mie liste, hanno pensato bene di cercare altri candidati mortificando la mia persona. Io pur di superare le asperità, ho detto a Iacucci, in presenza di Candigliota e Contarino: io ho una lista di 3.500 voti se voi riuscite a fare un’altra lista, anche con il mio supporto perché abbiamo candidati da fornirvi, con 6.400 voti si concorre al ballottaggio dove si può arrivare con il 22/23%. Anche Pino Napoli ha sfidato i conduttori ed ha detto: siccome non avete la lista scendiamo in campo e sono disposto a candidarmi io purché vi candidate anche voi. Martedì sono venuti disarmati da me Sergio Arena, Sergio Contarino, Peppino Vallone e Manuela Asteriti per dirmi che non erano nelle condizioni di partecipare. Iacucci mi ha detto che il Pd aveva una lista con soli 4 candidati. Io ho riunito i miei valutando anche di partecipare alle elezioni da soli, ma con tre liste non saremmo potuti arrivare al ballottaggio. Ho lasciato i miei liberi di votare chi vogliono. Io non voterò alcuno dei candidati perché non li ritengo all’altezza di fare il sindaco”.

Adesso si attende di capire cosa farà la parte del Pd rimasta – per ora – fuori dalla competizione elettorale. Fonte: Il Crotonese