Crotone, e chi sono io Babbo Natale? Cordaz, il Corsaro degli Squali

CROTONE-PESCARA 2-1

di Vito Barresi

Ferrari Meravigliao mette sotto l’albero di Natale una rete dorata per il Crotone e ripara i torti ripetutamente subiti da un arbitraggio pessimo e davvero sconcertante. Evidentemente i pregiudizi difficilmente vengono superati anche se l’esperienza dovrebbe far ben riflettere i designatori. Specie a proposito delle doti d’equilibrio e d’imparzialità del signor Damato, il direttore di gara pugliese, che almeno al pubblico locale è sembrato fin troppo acclimatato in casa biancazzurra.

Partiti alla ricerca di palle per addobbare la festa, i rossoblu ne trovano altre due, oltre il goal rigenerante che permette di superare in classifica proprio i pescaresi, che valgono quanto una coppia di pepite d’oro. Gli atleti di Nicola superano senza particolare affanno un combattuto primo tempo conquistando e poi subendo due rigori. Quello a favore, venuto proprio dopo che era andato in avaria Pepe, costringendo il tecnico del Pescara a inserire un Aquilano, curiosa antitesi toponomastica abruzzese, calciatore coriaceo, talvolta scomposto e nervoso, tanto che alla fine verrà pure espluso dal ‘comandante’ in capo Yellow Kid Damato.

Altro che d’annunziani, gli adriatici si distinguono per giocate a tratti saettanti, instacabilmente pronti a fare pressing in ogni spigolo di campo. Il loro, a tutta palla, è uno schema arrembante alla Flaiano, piuttosto avventuroso, necessariamente protesto a far perdere visibilità al Crotone, finalizzato a rubare in casa tutta la scena ai pitagorici. Corridori di fascia e di tre quarti gli abruzzesi danno tutto il fiato alle loro zampogne, impostando un costante, quanto infruttuoso allargamento del raggio di manovra, di fronte al quale, più leggeri di stazza, i ragazzi di Nicola, riusciranno con intelligenza a spezzarne i lanci, proponendo la propria spirale, più ravvicinata alla porta degli avversari.

Tanto che già nei primi venti minuti riescono ad aggiudicarsi una premialità su dischetto, proprio davanti alla loro pirotecnica curva Sud. Un’ansa di cuore dell’immenso mainstreaming del tifo pitagorico, dove migliaia di abbonati all’entusiasmo per i colori, i devoti eterni di una fede che ti fa sudare le mani anche quando fischia il vento gelido, sprigionano ultrasuoni calcistici, la vera voce degli ultras, impegnati in un concerto natalizio live che spacca i timpani al portiere biancazzurro.

palladino Sono questi gli stessi spalti che accolgono la gioia del divo Palla… Palla… Palladino che sigla il primo goal.

Erano passati pressappoco venti minuti durante i quali, quasi cazzutamente, il Pescara aveva reso noto, senza bisogno di comunicato stampa, di non avere alcuna intenzione di fare la figura del ricco sperperone. Anche perché a pensare ai doni c’era l’uomo della Ditta Regali, un altro di quegli arbitri che arriva allo Scida pronto a svariare inesorabilmente. Appostato con i guardalinee in fondo a destra, quasi sul filo degli spogliatoi, s’improvvisa regista in telecamera di uno gustoso spot che di diritto è già entrato nella hit di Cristiano Militello, Striscia lo striscione.

E chi sono io Babbo Natale? Sembra gridare Cordaz in faccia al tiratore scelto, dopo aver parato un calcio di rigore, calciato d’impeto da un intontito Memushaj. Tra un tempo e l’altro, il plastico gesto del portiere crotonese, è come l’energia transformer che lo tramuta in magico e autorevole uomo-partita. E’ lui il Corsaro che guida la ‘paranza’ degli Squali. Ricacciando nell’Adriatico la flottiglia degli zampognari pescaresi.

CROTONE, ITALY - MARCH 20: Gian Marco Ferrari of Crotone celebrates after scoring his team's fourth goal during the Serie B match between FC Crotone and Pescara Calcio at Stadio Comunale Ezio Scida on March 20, 2016 in Crotone, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)
CROTONE, ITALY – MARCH 20: Gian Marco Ferrari of Crotone celebrates after scoring his team’s fourth goal during the Serie B match between FC Crotone and Pescara Calcio at Stadio Comunale Ezio Scida on March 20, 2016 in Crotone, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Tra calci, spintoni ed esplusioni il racconto della gara si frizza su un gelido pareggio quando il Pescara al 36′, con una palla laterale lavorata da Crescenzi che becca Campagnaro lesto di tuffo con la testa, agguanta un pareggio zippato durato soltanto due minuti, praticamente i secondi utili a Ferrari per ribattere Bizzarri, dopo aver dribblato Pettinari.

Finalmente festa in casa Vrenna. Presidente in panchina ‘soavemente’ assorto come fosse seduto al Buddha Bar, in una frizzante serata fine anno, degusta una vittoria che fa subito atmosfera.