Decreto Calabria, via libera al regime speciale per la sanità: i 16 articoli

Via libera al “Decreto Calabria” sulla sanità, che adesso diventa legge. Vediamo il dettaglio dei 16 articoli. 

Il Capo I del decreto consta di 10 articoli, recanti un nucleo di misure, di natura eccezionale e, dunque, con una vigenza ben limitata nel tempo, volte a realizzare un regime speciale per la gestione commissariale della Regione Calabria.

Il Capo III, che comprende gli articoli da 14 a 16, reca le disposizioni finanziarie, transitorie e finali. A ciò si aggiunga che la Regione Calabria rappresenta – nell’ambito delle regioni impegnate nei piani di rientro ovvero nella loro prosecuzione in programmi operativi – quella che ha registrato il valore più basso nel contesto nazionale, che identifica nel livello di valutazione ministeriale (Griglia LEA) il livello di soddisfacimento minimo dei livelli essenziali di assistenza. Infatti, il punteggio complessivo per il 2017 della Griglia Lea si attesta per la Regione Calabria su un punteggio pari a 136 che, secondo i parametri di riferimento fissati dal Comitato Lea (range 25–225; positivo a 160), risulta sotto la soglia di adempienza e in preoccupante flessione rispetto alla precedente annualità.

A tale specifico riguardo, non può non darsi rilievo alle recentissime valutazioni effettuate in occasione della periodica riunione congiunta di verifica del Tavolo adempimenti e del Comitato Lea, per il monitoraggio dello stato di attuazione del Piano di rientro della Regioni Calabria che ha avuto luogo il 4 aprile 2019 e che, dunque, recano la più attendibile ed aggiornata rappresentazione dello stato della sanità calabrese.

Da una parte, in tale sede, è stata innanzitutto confermata la performance, appena illustrata, relativa alla c.d. griglia LEA che, dunque, continua a recare il peggior risultato tra tutte le regioni, pari a 136, molto al di sotto della soglia minima di 160. Dall’altra, con riferimento alla situazione economico-finanziaria, i Tavoli tecnici hanno rilevato che la Regione Calabria, al IV trimestre 2018, presenta un disavanzo di 168,898 mln di euro, che rappresenta il 4,7% del finanziamento ordinario incrementato delle maggiori entrate proprie rispetto a quelle cristallizzate e inglobate nel livello di finanziamento.

Dopo il conferimento delle coperture, il risultato di gestione del IV trimestre 2018 evidenzia ancora un disavanzo di circa 61 mln di euro. Pertanto i Tavoli hanno dato atto che si sono realizzate, con riferimento al risultato di gestione dell’anno 2018, le condizioni per l’applicazione degli automatismi fiscali previsti dalla legislazione vigente, ovvero: l’ulteriore incremento delle aliquote fiscali di IRAP e addizionale regionale all’IRPEF per l’anno d’imposta in corso, rispettivamente nelle misure di 0,15 e 0,30 punti; l’applicazione del blocco automatico del turn over del personale del SSR fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello in corso; il divieto di effettuare spese non obbligatorie per il medesimo periodo. Con particolare riferimento all’ASP di Reggio Calabria, è stato, inoltre, rilevato come non risultino adottati i bilanci – addirittura – dal 2013 al 2017.