Depurazione, il gioco delle tre carte di Occhiuto e Granata. Gallo, apri gli occhi

Maximiliano Granata,e Occhiuto

Finalmente siamo arrivati all’allarme per la depurazione-farsa della nostra realtà. Ma chi segue Iacchite’ sa bene che ormai da anni la situazione è chiara a tutti e nessuno ha fatto niente per migliorarla. Il presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata, poi, ha spesso chiamato in causa i sindacati per portare a termine i suoi giochi di potere insieme al “solito” Occhiuto.

Alfonso Gallo, il patron della Geko, ex General Construction, che gestisce l’impianto di Coda di Volpe a Rende, da tempo non sapeva più che fare. Molto prima del sequestro-farsa di stamattina. 

Alfonso Gallo
Alfonso Gallo

Anticipa da due anni sia i costi del personale, con i relativi oneri riflessi, che quelli degli interventi diretti, compreso quello richiesto a suo tempo dalla magistratura.

Ma c’ è anche la mancata sottoscrizione del contratto di servizio da parte di molti enti che potrebbe fare perdere il finanziamento dei lavori di rifacimento dell’ impianto stesso. Ovvero il bando di gara per la gestione della depurazione cosentina da 35 milioni in project financing ma da circa 200 milioni di guadagno per le bollette in 15 anni di convenzione. Unico motivo per il quale aveva accettato gli anticipi. Vincendo ovviamente un appalto cucito su misura.

Questo è il problema più grave. Ma perché comuni come Cosenza, Rende, Montalto e Castrolibero (ma pare che ce ne siano anche altri) non firmano? A parte il fatto che la gara è ormai molto a rischio, l’obiettivo principale sembra essere proprio il presidente del Consorzio Valle Crati. Se i Comuni non firmano, non solo la gara va a puttane (ma ormai serve solo che qualcuno lo dica ufficialmente) ma finisce fuori anche il Consorzio Valle Crati e quindi Granata.

Occhiuto mandava messaggi precisi ad Alfonso Gallo, lasciandogli intendere che tra di loro ci potranno essere altre e più importanti occasioni di “lavoro”. E che di Granata non gliene frega niente. Ma ricorre al solito trucco, vecchio come il cucco, delle tre carte.

E così i sindacati propongono di assegnare al Valle Crati le deleghe per l’ incasso delle somme poste in bilancio per la depurazione, da parte di ogni Comune, nel tentativo di fare affluire nelle tasche dei lavoratori i soldi degli stipendi. Con tanto di nuovo riferimento alla gara che è sempre più a rischio.

volpe

La delega al Consorzio Valle Crati sarebbe una truffa alla comunità. Servirebbe solo per sanare qualche cassa o per fare qualche gioco di anticipo con le banche. Anche questo è un trucco vecchio come il cucco. Anche perché c’è già una società di riscossione, naturalmente molto vicina a Granata, pronta ad entrare in gioco.
E’ per questo che Gallo deve prendere una decisione ed evitare di finire in mezzo al giochino Occhiuto-Granata e non può che essere quella di dire la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità. Almeno quella che si può dire.