Diamante, il Palestrone unisce sempre più le sorti dei “cuginoni” Magorno e Savarese

Il Palestrone

Ci siamo occupati della vicenda del Palestrone di Cirella già nel mese di settembre (http://www.iacchite.com/?s=palestrone ), ne seguì un putiferio mediatico con plausi e improperi anche verso di noi che avevamo tirato fuori dal cassetto la “pratica”, forse pestando i piedi a qualcuno.

Ebbene, tutto come previsto, al punto 7 dell’ordine del giorno del Consiglio comunale di Diamante convocato per mercoledì 21 dicembre pomeriggio trova posto la delibera in questione.

Il collega Francesco Cirillo, in uno degli articoli da noi pubblicati, si poneva questo interrogativo: verrà concesso il cambio di destinazione d’uso da struttura a fini sanitari per una palestra riabilitativa per disabili a ennesima speculazione turistica?

Che il punto fosse all’ordine del giorno lo si è scoperto dopo una polemica sui social avviata dal capogruppo consiliare di “Per una Diamante migliore” circa il fatto che il Presidente del Consiglio non convoca l’assise comunale da luglio (eccetto quello aperto agli interventi del pubblico sul tema Porto) e quando si degna di convocarlo, ci butta dentro di tutto per non discutere i temi proposti dal suo Gruppo. E’ prassi, infatti a Diamante che si voti la chiusura del Consiglio dopo qualche ora di seduta, senza mai fissare fin da subito la nuova data o semplicemente senza aggiornarsi ad horas.

Cosa succederà mercoledì pomeriggio?

Le ipotesi sono due:

Pino Savarese
Pino Savarese

1) Si va alla conta e si vede quanti voti prende, tenendo conto che Savarese non potrà votarsi la delibera, la Amoroso potrebbe non rientrare in tempo dagli States e potrebbe aggiungersi qualche altra assenza, ciò farebbe scendere la maggioranza occorrente, ma, potenzialmente, anche il numero dei favorevoli;

2) è tutto già concordato perché Savarese tiene in scacco la Giunta Sollazzo e i numeri non mancheranno.

C’è però un fatto nuovo da tenere in debito conto: dopo lo sgarro al Referendum (il palese mancato appoggio al SI di buona parte della maggioranza) il “Gruppo Magorno” sarebbe tentato di cogliere l’occasione per far saltare il banco e se la delibera non dovesse passare per colpa del Gruppo Sollazzo, quale più ghiotta occasione per il “redde rationem”? E in paese si parla già di voto a giugno 2017.

Don Ernesto Magorno e la moglie vicesindaco di Diamante
Don Ernesto Magorno e la moglie vicesindaco di Diamante

Magorno avrebbe buon gioco a convincere il “Cuginone” Savarese a staccare la spina, ma servono anche le firme o il voto favorevole ad una mozione di sfiducia da parte dei consiglieri di Diamante Migliore.

Cosa faranno? Intanto bisogna vedere se parteciperanno. Voci di lungomare, letta la polemica sui venti punti all’ordine del giorno e la paventata ipotesi di disertare il Consiglio da parte del Gruppo di Cauteruccio, lasciano intendere che fosse una scusa per non votare la delibera sul Palestrone, ma l’assenza andava motivata – da qui la polemica virtuale – in quanto in passato alcuni consiglieri comunali furono torchiati da un PM per un’assenza in Consiglio apparsa quantomeno sospetta.

E qualora dovessero partecipare, si opporranno in modo convinto a quella che a tutti appare oltre che l’ennesima speculazione edilizia di un palazzinaro prestato alla politica, anche un losco gioco di palazzo?

In ogni caso appare evidente che non eravamo lontani dalla verità: il Palestrone unisce sempre di più le sorti dei cugini, pardon dei cuginoni.