Dirigenti, carriere e promozioni: tutti i conflitti del “cognato” Salvini

(DI MARCO LILLO – ilfattoquotidiano.it) – Le intercettazioni dell’indagine su Tommaso Verdini e Fabio Pileri raccontano bene perché secondo i pm gli imprenditori pagavano la società dei due e i manager di Anas erano così gentili con loro. Il 6 dicembre 2022 Fabio Pileri (socio di Tommaso Verdini nella Inver Srl) è infuriato con l’imprenditore Angelo Ciccotto, finito anche lui ai domiciliari come Verdini jr e Pileri per corruzione e turbativa d’asta.

Ciccotto da luglio 2021 pagava 7.500 euro al mese più Iva alla Inver srl ma scrivono i pm “dopo la perquisizione subita a luglio 2022 aveva manifestato dubbi sul rinnovo del contratto al punto di evitare incontri, e, successivamente – una volta nominato Ministro, l’on. Salvini, vicino ai Verdini – si era riavvicinato per rinnovare il contratto”. Pileri sbotta: “forse rifanno il contratto … guarda caso stasera è arrivato l’invito a cena … gli ho detto a Tommaso di non andarci. (…) guarda caso arrivano dopo che Salvini s’è insediato. Eh che tempistica ragazzi! Vergognoso!”.

Per i pm gli imprenditori pagavano Verdini jr e Pileri per vincere appalti Anas e i funzionari erano così gentili con i due e le imprese da loro raccomandate perché speravano in aiuti per la carriera. Il dirigente Anas Domenico Petruzzelli per esempio per i pm “indebitamente riceveva da Tommaso e Denis Verdini e da Fabio Pileri utilità consistite nel loro intervento in sedi politiche ed istituzionali (tra gli altri presso l’avv. Federico Freni, sottosegretario al Mef, presso Massimo Bruno, Chief Corporate Affair Officer di Ferrovie dello Stato, presso Diego Giacchetti, neo direttore delle risorse umane e gestione del personale di ANAS) per la conferma in posizioni dirigenziali di ANAS…”.

Al di là della questione penale c’è una questione politica grande come una casa: Matteo Salvini è allo stesso tempo il ministro delle infrastrutture competente in materia e il ‘cognato’ (compagno della sorella Francesca) di Tommaso Verdini nonché il leader della Lega, partito del sottosegretario Freni, non indagato. Insomma un potenziale conflitto di interessi. A dire che c’è un comportamento ‘vergognoso’ delle imprese e che la nomina di Salvini aumentò nel 2022 l’appeal della società di consulenza del ‘cognato’ Tommaso è il socio di Verdini jr, non un passante. Non solo. Pileri parla di molti manager pubblici, tutti non indagati, che però sono tuttora in carica nel settore di competenza del solito ministro Salvini. Quindi, se è vero che il ministro non c’entra nulla con i fatti dell’indagine che coinvolge il ‘cognato’, dovrà occuparsene politicamente.

L’attuale Ad di Anas Aldo Isi è stato nominato nell’era del Governo Draghi. La sua conferma o rimozione sarà decisa tra pochi mesi e i ministri delle infrastrutture e dell’economia, entrambi leghisti, il solito Salvini e Giancarlo Giorgetti, avranno un peso. Il 21 novembre del 2021 secondo la sintesi del brogliaccio della Guardia di Finanza: “Pileri parla del nuovo AD di ANAS Isi come un ‘carissimo amico’ tenendo a precisare che si tratta di un “amico, amico, amico, amico, amico, amico, amico, amico” (ripete otto volte la parola “amico”)”. L’Ad Isi potrebbe essere vittima di millanteria e in altre conversazioni Pileri lo dipinge come un tecnico per bene che ‘non conosce le dinamiche’. Il Fatto ha chiesto a Isi mediante l’ufficio stampa se davvero fosse amico di Pileri ma l’Ad ha preferito non commentare.

Diego Giacchetti invece è il direttore delle risorse umane di ANAS. Secondo i pm, “il 22 febbraio si è verificato un incontro presso il ristorante Pastation tra Tommaso Verdini, Pileri, Diego Giacchetti e Federico Freni. Il giorno successivo Pileri ha riferito a Omar Mandosi (allora funzionario Anas International, Ndr) di aver difeso Petruzzelli, di aver parlato bene di Veneri (Paolo, dirigente Anas indagato, Ndr) e che Freni aveva dato loro mano libera. Lo stesso giorno Pileri ha informato anche Veneri dell’oggetto dell’incontro, comunicandogli di aver consegnato al Giacchetti una ‘lista’ (io ho sempre fatto la lista … ) di persone da ricollocare o confermare”. Pileri al capo del personale appena nominato non raccomanda però solo Petruzzelli e Veneri, entrambi indagati. Al suo amico Omar Mandosi, allora distaccato ad Anas International Entreprise, racconta la cena della sera prima: Giacchetti “è uno sveglio, simpatico, fino a 19 anni faceva karate viene da una famiglia umile, ci ha raccontato la storia, amo parlato di tante cose, amo parlato pure de te”. A cena, a detta di Pileri, Giacchetti avrebbe confidato le sue mosse future in ANAS. In quel clima Pileri aveva raccomandato Mandosi. “Poi ho parlato de te”. Quando Mandosi gli chiede come aveva preso il discorso, Pileri spiega “dopo aver difeso Petruzzelli, dopo aver parlato bene de Veneri, gli ho detto… davanti Freni che ci ha dato mano libera, ma lui, Giacchetti l’incontro con Freni gli interessa tantissimo perché siccome voi c’avete sempre il problema dei soldi… del bilancio (…) poi con Freni c’hanno compagni universitari insomma … vecchi amici e via dicendo. Allora si sono presi benissimo, poi diciamo Freni è molto amico di Bruno (Massimo Bruno, il capo delle relazioni istituzionali di FS, Ndr) e quindi gli ha detto ‘guarda io sono qui Massimo lo sa’ dice ‘sì, sì, sì, Massimo mi ha chiamato’ e via dicendo (…) poi gli ho detto ‘un nostro altro grande amico’ gli ho fatto ‘che penso te ne avrà parlato anche Massimo Bruno’ (…) gli ho detto ‘è Omar Mandosi’”.

Giacchetti però alla richiesta di Pileri di inserirlo nella sua direzione, quella sera rispose picche. Mandosi alla fine sintetizza: “secondo me non me da spazio, però non mi purga nemmeno, sapendo che ..”. Pileri concorda. Mandosi il suo spazio poi lo ha trovato grazie a Pietro Ciucci: è stato nominato nel 2023 direttore delle risorse umane di Stretto di Messina Spa. Il 31 maggio del 2022 Pileri gli spiegava così la sua idea di Anas: “le gare le vinco con i marescialli non le vinco con loro eh! Sappi questo, ho vinto, pure adesso un accordo quadro importante, 60 milioni, le gallerie, quindi a me non me ne frega un cazzo… centro Italia, sto bene, per i prossimi 10 anni, te la dico però… a me chi cazzo me sente al telefono non me ne frega un cazzo, cioè non le vinci con i Simonini, gli Isi (ex ed attuale Ad di Anas, Ndr), Giacchetti, le vinci con il marescialletto eh! Lo sai come funziona? Eh.. .lo sai bene”.

Massimo Bruno, citato quella sera a cena, sempre secondo Pileri, è il capo delle relazioni istituzionali di Ferrovie dello Stato. Il 9 giugno 2022, scrivono i pm “è stata captata una conversazione tra Verdini, Pileri e Ciccotto (l’imprenditore finito agli arresti domiciliari che si è aggiudicato gare per un centinaio di milioni di euro, Ndr) in cui è stato ancora una volta ricordato l’impegno profuso per Luca Cedrone” (dirigente Anas indagato con l’accusa di aver aiutato l’impresa di Ciccotto, Ndr). Poi il pm riporta le parole di Pileri: “Quando abbiamo conosciuto qui è venuto il capo del personale Giacchetti, la prima cosa, vabbè a parte conoscerce a noi, c’ha tirato fuori la scheda de Luca Cedrone, che gli aveva dato Bruno”. Abbiamo cercato un commento di Mandosi e Bruno, contattati attraverso gli uffici stampa di FS e Stretto di Messina Spa, senza successo.