Disservizi all’Enel: la difesa dell’ente e l’amarezza di un libero cittadino

In riferimento a quanto indicato nella lettera del sig. Marcello Cappa, nella quale il cliente lamentava una gestione poco trasparente degli orari di apertura del Punto Enel di Via Sprovieri, l’azienda ritiene opportuno respingere tali accuse e spiegare quanto accaduto.
Infatti, nonostante gli organici ridotti per consentire al personale una legittima turnazione di ferie, nel corrente mese di agosto il Punto Enel di Cosenza ha rispettato tutte le sue aperture al pubblico.
Alcuni ritardi nell’apertura pomeridiana, come quella lamentata dal cliente, sono stati causati dalla necessità di gestire uno straordinario numero di accessi dovuti, soprattutto, alle tante richieste di chiarimento per l’inserimento del canone RAI in bolletta.
Per evitare disagi ai clienti in attesa, invitandoli a tornare nel pomeriggio, durante il mese di agosto i consulenti hanno, quindi, spesso rimandato la loro pausa pranzo per continuare a gestire, anche dopo il previsto orario di chiusura, le richieste dei clienti presenti all’interno del Punto Enel.
Come successo lo scorso lunedì 22 agosto, e indicato dallo stesso sig. Cappa, tale situazione ha causato, in alcune occasioni e senza possibilità di preavviso, la necessità di posticipare l’orario di apertura pomeridiana per consentire una breve pausa ai consulenti del Punto Enel.
Pertanto, seppur dispiaciuta per gli eventuali disagi subiti dai clienti, l’azienda ritiene necessario ribadire che non c’è stato alcun abuso e che è del tutto fuori luogo definire tale situazione “da far west”.
 
Luigi Di Fiore
Relazioni con i Media territoriali
Sicilia e Calabria

Gabriele carissimo,

sapevo già prima di scriverti la mail, che lo stratega di turno dell’Ente avrebbe posto in essere, come da routine consolidata, le giustificazione a compenso dei grandi sacrifici che costoro fanno per adempiere a modo loro, ai compiti “gravosi” ai quali sono sottoposti quotidianamente, fatte salve comunque le pause mattutine per il caffé e per le sigarette da consumare durante le ore di servizio.

Se penso a quanti avrebbero titolo costituzionalmente ad avere un posto di lavoro e ottemperare dignitosamente senza pause e senza altre scusanti, a svolgere con assoluta efficienza i compiti loro assegnati, mi viene una grande rabbia invece  assistere e subire le angherie e i soprusi che vengono consumati a danno dell’utenza.

Costoro dovrebbero avere il coraggio di spiegare, a quanti sono costretti a fare file interminabili per ricevere spesso informazioni attinenti al servizio erogato, il perché di queste attese e dell’ approssimazione manifestata nell’azionare il display delle chiamate, ne l’utente può e deve caricare sulle proprie spalle la riduzione degli organici dell’Ente e quindi giustificare, per tale motivo, i disservizi.

L’azione disgustosa  consumata  quel 22 agosto  poteva e doveva essere eliminata se costoro avessero avuto il buon senso di fare slittare l’orario di chiusura pomeridiana di un’ ora, cosa che si sono guardati bene dal fare.

Personalmente avrei potuto seguire un iter più sbrigativo per risolvere il mio problema quel giorno, non l’ho fatto perché ciò offende la mia dignità e soprattutto la dignità delle persone perbene e oneste.

In questa città, e sui marciapiedi di Cosenza, ci siamo cresciuti e, scusatemi il termine, pasciuti e grazie al Padre Eterno, abbiamo conoscenze a 360 gradi, e come spesso fanno in tanti, e questo Ente non è di meno, con la telefonata di turno all’amico dipendente e/o al funzionario, avrei superato le file e gli  intralci di ogni genere. Basta poco per dimostrare l’uso incontrastato di tale metodo.

Un abbraccio affettuoso

Marcello Cappa