Ecco perché il “Gigi Marulla” non ospiterà la Serie A del Crotone

In mattinata il Crotone ha reso nota la sua decisione di scegliere lo stadio “Adriatico” di Pescara come secondo impianto dove disputare le partite casalinghe nel caso in cui lo stadio “Ezio Scida” non fosse pronto per l’inizio del campionato.

Il presidente Raffaele Vrenna, nelle settimane scorse, intervenendo a Buongiorno Regione su Rai 3, aveva auspicato di poter indicare lo stadio “Gigi Marulla” di Cosenza come secondo impianto. Evidentemente la sua apertura non è stata raccolta a Cosenza, altrimenti ci si sarebbe messi in moto per superare gli ostacoli che si frappongono all’omologazione del “Gigi Marulla” per la Serie A.

Tra i requisiti mancanti, oltre alla “No Goal Line technology”, i seggiolini o le poltroncine in tutti i settori dello stadio, l’impianto elettrico da implementare, la creazione di un’area “hospitality” migliore di quella che c’è, una considerevole aggiunta di tornelli a quelli comunque già esistenti e un deciso restyling dell’area degli spogliatoi. 

Problemi e ostacoli non insormontabili, d’accordo, ma per i quali sarebbe servita un’operazione lampo da parte del fatidico chi di competenza e, in tutta sincerità, non ci sono state proprio le condizioni politiche per affrontare l’argomento. Vista la campagna elettorale al vetriolo nel corso della quale è uscita fuori l’idea del presidente Vrenna.

Non ci sarebbero stati i tempi, insomma. Per non parlare del “pagatore”.