Ecologia oggi, le tute gialle protestano in prefettura: il “gioco delle tre carte” di Occhiuto e Guarascio

Le tute gialle di Ecologia Oggi stanno manifestando la loro protesta in maniera pacifica e civile davanti alla prefettura di Cosenza. I lavoratori vengono presi costantemente in giro dal patron Guarascio che ormai da tempo paga gli stipendi con notevole ritardo. Nonostante per contratto debba corrispondere gli emolumenti il 15 di ogni mese, paga – quando va bene – con 15-20 giorni di ritardo e il giochino ha ormai stancato le tute gialle. Il mese di gennaio, in particolare, non è stato ancora liquidato e a quanto pare occorrerà attendere i primi di marzo. Quanto basta per scatenare la protesta e determinare anche inevitabili ritardi nella raccolta dei rifiuti.

Ufficialmente Ecologia Oggi lamenta il mancato pagamento delle somme dovute dal Comune di Cosenza e non a caso proprio in queste ore ha depositato un decreto ingiuntivo contro Palazzo dei Bruzi rivendicando 9 milioni di arretrati. Il Comune, tuttavia, almeno ufficialmente, rifiuta questa lettura della situazione e in una nota di risposta inviata all’azienda – che si lamentava dei ritardi di Palazzo dei Bruzi – e firmata dal dirigente Francesco Converso afferma testualmente altre cose.

In relazione alla nota… si contesta il tentativo di addebitare la mancata corresponsione degli stipendi ai dipendenti per temporanei mancati introiti derivanti dal contratto di servizi con il Comune di Cosenza. Il requisito della capacità economica/finanziaria – condizione necessaria per l’aggiudicazione del servizio – è prevista proprio per situazioni di momentanea mancanza di liquidità, dovute alla complessità delle normative di legge a cui devono ottemperare gli enti locali… Si diffida comunque il gestore ad attivare e garantire la completezza del servizio integrato di igiene urbana… Infine si comunica che in caso di violazione delle prescrizioni contrattuali, la stazione appaltante procederà all’applicazione delle penalità previste dal contratto“.

Ora, in molti ritengono che si tratti del solito “gioco delle tre carte” che Occhiuto e il suo compare Guarascio attivano quando si tratta di pagare gli stipendi ai lavoratori, ma è chiaro che questo andazzo dev’essere fermato. Perché la pazienza dei lavoratori ha un limite.