Fallimento (Rolando) Manna: il Tribunale e quell’immobile in via Sambiase

Rolando Manna

Da otto anni e mezzo i giornalisti e gli ex dipendenti della Provincia cosentina, fallita a fine luglio del 2008, aspettano invano di avere qualche soldo dalla curatela fallimentare.

Una bruttissima storia che chiama in causa l’ex editore Rolando Manna, che fino a qualche anno fa ha fatto la sua parte nel sistema di potere cosentino con editoria e cazzuola. Figlio del cavaliere Luigi, vecchio palazzinaro democristiano, ha preso la tessera di Forza Italia in quota Cinghiale, è stato per anni editore de La Provincia cosentina ma soprattutto il patron del centro commerciale Metropolis, che in pratica dava il nome all’emittente Metrosat, dichiarata fallita dal Tribunale di Cosenza nel 2014. Nel frattempo, però, Rolando Manna aveva già venduto il Metropolis ed era scappato a Roma a fare l’albergatore.
Manna aveva rilevato la Provincia cosentina da Pierino Citrigno poco tempo prima del suo arresto, nel 2004. Il giornale fallisce a fine luglio del 2008. Un anno prima era stato affidato ad una cooperativa di facciata ma il vero proprietario era Rolando Manna.
Manna però non aveva ceduto alla cooperativa l’immobile sito in via Sambiase (zona acquedotto di Cosenza, dove aveva sede in precedenza la Provincia cosentina). Lo vende invece fittiziamente a se stesso per sottrarlo al fallimento.
Il primo giudice fallimentare è Giuseppe Greco, poi la palla passa a Francesca Goggiamani. Il curatore fallimentare è Maria Luisa Campese, vicina al potente ras dei commercialisti, il paolano Giorgio Sganga.
A distanza di tanti anni non si sa se è stata fatta la revocatoria della vendita dell’immobile di Rolando Manna, né quanti soldi vi siano in cassa. I vecchi dipendenti aspettano.
Che ne dice di dare una risposta, dottoressa Goggiamani?