Ferrovia jonica, Toninelli a Reggio: Madame Fifì sbertucciata da grillini e semplici cittadini

In concomitanza della visita a Reggio Calabria del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, è andata in scena una squallida polemica tra i politici impresentabili del “sistema”, capeggiati dall’orrida megera Madame Fifì, al secolo Enza Bruno Bossio, e i rappresentanti del Movimento Cinquestelle. Pomo della discordia: la primogenitura dell’immissione sulla rete ferroviaria jonica di 2 (leggasi, due, di numero) nuove vetture: siamo al ridicolo !

In Italia negli ultimi anni RFI, ovvero Ferrovie dello Stato, ha immesso sulle linee regionali decine e decine di nuove vetture.
Finalmente in Calabria arriva qualche briciola e scoppia la contesa su chi abbia buttato in pasto ai calabresi queste miserrime elemosine tipiche da sistema corrotto.
Ma chi fa polemica – osserva acutamente il nostro lettore Luigi Adduci – si è mai chiesto quale sia l’entità degli interventi dello Stato sulle Ferrovie del Centro-Nord e di qualche regione del Mezzogiorno?
In Calabria il livello degli investimenti è quasi impercettibile ma questo Madame Fifì lo sa benissimo e nonostante lo sappia, cerca come al solito di mistificare la realtà.

Intanto, a sbertucciare l’orribile megera, ci aveva pensato anche la deputata grillina Federica Dieni, che sabato sera non gliele aveva certo mandate a dire.

«Sulla ferrovia jonica il Pd e i suoi rappresentanti locali rosicano e mentono spudoratamente – affermava la Dieni -. Con sommo sprezzo del ridicolo siamo costretti ad assistere al goffo tentativo, portato avanti dalla deputata Enza Bruno Bossio, di intestare al Pd e alla giunta Oliverio il recente potenziamento della tratta ferroviaria jonica su cui, a partire dalla prossima settimana, viaggeranno le nuove carrozze Intercity».

«Si tratta, al di là di ogni ragionevole dubbio – proseguiva la Dieni –, di un importante risultato raggiunto grazie al mio personale impegno di questi anni e, da ultimo, alla determinazione di questo governo e del ministro Toninelli. Il Pd ed Enza Bruno Bossio, di cui non si conoscono le battaglie condotte in questi anni a favore della mobilità calabrese, ignorano consapevolmente questa verità nel tentativo di abbindolare gli allocchi e di avere un insperato ritorno in occasione delle prossime consultazioni elettorali. È una scommessa vana, dal momento che le campagne condotte dal Movimento a favore delle ferrovie joniche sono agli atti, a differenza di quelle del Pd e, in particolare, di Enza Bruno Bossio». «La politica è servizio e non autocelebrazione, ma – aggiungeva la deputata del Movimento – non possiamo permettere che le forze politiche responsabili del disastro dei trasporti calabresi aguzzino l’ingegno per tentare di stravolgere la verità delle cose. È, perciò, il caso di ricordare alla finta smemorata del Pd le battaglie da me personalmente condotte per l’attivazione del servizio Intercity, per mezzo di solleciti corrisposti direttamente ai vertici di Trenitalia e, nella fattispecie, all’allora amministratore delegato Morgante; gli atti parlamentari volti alla istituzione dei treni a lunga percorrenza per le principali città d’Italia; gli appelli all’ex ministro Delrio affinché si prodigasse per rendere le tratte più moderne ed efficienti; le interrogazioni e le interpellanze parlamentari; gli incontri al ministero e con il management di Ferrovie; e, infine, i recenti ringraziamenti da me ricevuti da parte del comitato dei passeggeri della fascia jonica, che solo oggi possono affermare con certezza di aver tagliato un traguardo per molti anni ritenuto irraggiungibile».

«È dunque opportuno rammentare  – sottolineava ancora Dieni – come in pochi mesi l’attuale governo sia riuscito a conseguire importanti risultati per la mobilità dei calabresi, potenziando la linea jonica e incrementando i voli dagli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, anche questo un successo su cui il Pd, maldestramente, ha tentato di mettere il cappello. A favore del Movimento – conclude la deputata 5 stelle – parlano gli atti e i fatti; contro il Pd e i suoi rappresentanti c’è invece l’evidenza del nulla che sono riusciti a realizzare in cinque lunghi anni di governo. Enza Bruno Bossio dovrebbe avere almeno il coraggio di tacere come ha taciuto durante tutto il periodo in cui è stata al potere con i suoi compagni di partito».