Fuscaldo, le “cantate” di Fernandez: “Ramundo e Cavaliere volevano sapere del blitz della Finanza”

Gianfranco Ramundo e Paolo Cavaliere

“… Dell’accesso della Guardia di Finanza ne parlai sia con il sindaco Ramundo sia col suo vice Cavaliere, i quali mi chiesero quali atti avessi consegnato…”. Michele Fernandez, l’ingegnere-pisotolero, dirigente al Comune di Cosenza ma anche al Comune di Fuscaldo, canta che è una meraviglia. Del resto, il sindaco di Fuscaldo non solo sapeva benissimo che la Finanza doveva arrivare al Comune ma aveva addirittura preso le contromisure. Pensate un po’ come siamo “avanti” dalle nostre parti…

Tra le dichiarazioni più piccanti dell’ingegnere con la “pistola”, oggi semplicemente pentito dall’ugola d’oro, emergono anche altri particolari indicativi del clima che si respirava nel comune tirrenico. “… Fu l’ingegnere Giannino Ramundo, presidente del consiglio comunale, a chiedermi se era possibile trovare una sistemazione per un certo Lanzillotta. Pensai a Mirabelli Gianfranco perché aveva vinto un appalto su Rende. Non so se Ramundo conoscesse Mirabelli ma di certo sapeva che il Responsabile unico del procedimento ero io…”.

Fernandez poi si “canta” anche le vicende relative al depuratore e all’appalto vinto dall’impresa Impec affermando di aver concordato tutto col sindaco Ramundo e col vicesindaco Cavaliere. Si trattava tra l’altro di una vicenda già in essere da tempo e che Fernandez non fece altro che reiterare dietro l’impulso dei politici. A questo punto, il quadro probatorio è chiaro: i politici accusano Fernandez e l’ingegnere accusano i politici. Non rimane altro da fare che aspettare il processo, dove le due posizioni diametralmente opposte dovranno pur trovare una sintesi. Il vero problema è che il sindaco Ramundo e il suo vicesindaco Cavaliere sono ancora al loro posto.