Gettonopoli a Catanzaro, la Procura chiede il processo per 19. C’è anche il presidente (designato) del Consiglio regionale

C’é anche il consigliere regionale della Calabria della Lega Filippo Mancuso, designato per la presidenza del Consiglio ed ex consigliere comunale di Catanzaro, tra le 19 persone per le quali é stato chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta «Gettonopoli», che riguarda la presunta indebita percezione di gettoni di presenza per le attività delle Commissioni permanenti dell’organismo consiliare del capoluogo della Calabria. La richiesta di rinvio a giudizio é stata formulata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro. L’inchiesta é stata condotta dal Procuratore aggiunto Giulia Pantano e dal sostituto procuratore Pasquale Mandolfino. Il Gip, Antonella De Simone, ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 11 gennaio. Alle persone coinvolte nell’inchiesta vengono contestati, a vario titolo, i reati di falsità ideologica e truffa.

Si tratta come detto di Filippo Mancuso (appena rieletto consigliere regionale con la Lega e designato al ruolo di Presidente del Consiglio regionale, difeso da Francesco Iacopino), e ancora di Agazio Praticò (difeso da Antonio Lomonaco), Antonio Mirarchi (difeso da Eugenio Perrone), Fabio Celia (difeso da Eugenio Perrone), Antonio Angotti (difeso da Eugenio Perrone), Manuela Costanzo (difesa da Giuseppe Pitaro), Francesca Celi (difesa da Marco Reina), Lorenzo Costa (difeso da Maurizio Belmonte), Roberta Gallo (difesa da Amedeo Bianco), Francesco Girona (difeso da Amedeo Bianco), Rosario Lostumbo (difeso da Vincenzo Ioppoli), Luigi Levato (difeso da Helenio Caratginese), Rosario Mancuso (difeso da Michele De Cillis), Giuseppe Pisano (difeso da Giuseppe Pisano), Cristina Rotundo (difesa da Amedeo Bianco), Giulia Procopi (difesa da Enzo De Caro), Fabio Talarico (difeso da Amedeo Bianco), Antonio Ursino (difeso da Daniela Gullì), Enrico Consolante (difeso da Flavio Pirrò e Rosario Montesanti).