Cosenza 1994. Pierino Bruno, il vecchio leone vincente e il giovane (Robertino) “giustizialista” sconfitto

La morte dell’avvocato Pierino Bruno, storico vicesindaco di Giacomo Mancini all’epoca del processo di Palmi e suo “sostituto” per quasi tutta la sua prima consiliatura a Palazzo dei Bruzi ha rattristato la città di Cosenza e gli ambienti politici e forensi che Bruno aveva frequentato nel corso della sua attività. Tra i ricordi più belli quello dell’allora consigliere comunale manciniano Mario Bozzo, che rievoca tra le altre cose anche il “primo” giovane Robertino Occhiuto, all’epoca in cui era ancora “giustizialista” e faceva le barricate per impedire al vecchio leone socialista di governare. Ma ecco il testo integrale del ricordo di Mario Bozzo.

Grazie Pierino, con riconoscenza e stima. Cosenza ti è grata. Pierino Bruno, vicesindaco di Mancini dal 1993 al 1997, ha guidato con mano ferma il comune di Cosenza quando Mancini fu sospeso ingiustamente per più di un anno dalla carica di sindaco dalla procura di Palmi. Sono stati mesi difficili ma entusiasmanti. Tutta la “partitocrazia” del tempo e molte procure volevano che la scommessa politica di Mancini, quella di vincere contro quei partiti ormai degenerati, venisse sconfitta. La battaglia politica in consiglio comunale infuriava. L’attuale presidente della Regione Occhiuto presentò una mozione per fare decadere Mancini, ma fu sconfitto. In Pierino Bruno la giunta ed i consiglieri di maggioranza di cui facevo parte, trovarono un punto di riferimento forte. Insieme a lui trovarono anche le energie necessarie per sconfiggere il tentativo golpista che aveva come obiettivo di infangare l’immagine del socialista garantista Mancini, più che quella di sindaco di una città periferica. Il leone Mancini garantista degli anni di piombo, contrario alle leggi speciali, che difendeva lo stato di diritto lo volevano condannato per mafia. Questo era l’obiettivo. Non ci riuscirono, grazie anche a Pierino Bruno.

Molto bello anche il ricordo del giornalista Enzo Arcuri. 

0ggi piango uno dei miei migliori e più cari amici. Pierino Bruno si è spento nella sua casa a Rende. Se ne è andato un galantuomo, un uomo per bene, fra i miglori professionisti dell’avvocatura cosentina e calabrese, un uomo di legge, acuto interprete e profondo conoscitore di quel mondo complesso ed insidioso che è quello giuridico e della giustizia, un uomo dotato di rara intelligenza, un uomo che dell’onestà ha fatto la bussola della sua vita nella professione, nella banca (la cassa di risparmio di Calabria e Lucania) dove ha conquistato posizioni apicali, nell’impegno politico al servizio delle istituzioni, nel rapporto con gli altri, sempre attento e sensibile ai bisogni ed alle ansie degli ultimi, esemplare la sua generosità. Con lui se ne vanno capitoli importanti della mia vita e di quella di mia moglie, con Pierino abbiamo condiviso momenti lieti e momenti dolorosi, ci mancheranno le sue chiacchierate, le sue riflessioni mai banali, di grande acume e illuminanti, ci mancheranno il suo affetto e la sua voglia di stare insieme, di condividere, di volere bene. Ciao Pierino non ti dimenticheremo.