Nessuno di noi ha risparmiato nulla all’editore-faccendiere Francesco Armentano, parlando sin dal primo momento di farsa per l’esperienza Cronache delle Calabrie.
Ciò che è insopportabile, però, è il tono di Carlo Parisi, sindacalista (dei giornalisti) di professione, che agita guerre contro gli editori senza soldi ma non spende una parola, che sia una, sullo scandalo dei cinque giornalisti dell’ufficio stampa del consiglio regionale palesemente abusivi.
Romano Pitaro, Gianfranco Manfredi, Filippo Diana, Luisa Lombardo e Cristina Cortese. Tutti assunti senza concorso. Su questo punto Parisi tace. Tace anche quell’ipocrita di Nicola Irto, presidente del consiglio regionale. Mentre la magistratura indaga e prima o poi farà giustizia. Gente che guadagna 5mila euro netti mensili senza avere alcun merito. Una vergogna che è anche la tua, Parisi, difensore e maestro del nulla. Troppo facile sparare su Armentano: Parisi, se hai le palle spara su questi cinque raccomandati di alto bordo ma abbiamo l’impressione che ancora ti debbano spuntare… Finché c’è vita c’è speranza?