Giustizia: de Raho verso Napoli, Gratteri si prende pure Reggio?

La notizia arriva di rimbalzo. Da Napoli. A pochi giorni dalla scoperta di un progetto di attentato contro il procuratore partenopeo esplode la polemica: se la camorra non è riuscita a far fuori il dottor Colangelo, capo della procura napoletana ci penserà la legge a farlo fuori. Un annuncio pesante che proviene non dalla solita ronda antimafia, ma dallo stesso presidente del tribunale di Napoli.

Il procuratore Colangelo compirà 70 nel 2017 e così si è aperta la polemica. I maligni dicono che sia un pretesto di altre toghe per tentare di chiedere un’altra proroga,  ma chi conosce il prestigio a Napoli di Colangelo sa’ che non è vero. Gode di grandissima considerazione tra i magistrati e il grido d’allarme è davvero sincero. La magistratura, si sa, è un piccolo villaggio e per una casella che si libera parte subito il toto candidati. A Napoli si dice che la partita è già chiusa. Toccherà a Cafiero de Raho, già procuratore aggiunto proprio a Napoli e da un paio d’anni procuratore a Reggio Calabria.

Un’aspirazione comprensibile per chi ha svolto per tanto tempo il proprio lavoro sotto il Vesuvio e che dovrebbe anche avere buone ragioni personali per voler tornare a casa.

Se le previsioni fossero corrette e le fonti bene informate per la Procura di Reggio Calabria si aprirà un gioco ad incastro davvero complesso. Destinato a quel posto sarebbe stato il dottore Gratteri (che a de Raho aveva provato a contendere il posto senza successo), ma la nomina al posto di Catanzaro lo ha messo fuori gioco. Tra dieci mesi potrebbe toccare, allora, al braccio destro di Pignatone, al dottor Prestipino  (sconfitto anche lui da de Raho qualche tempo fa’).

Il tutto mentre si dovrà discutere della sorte della Corte d’Appello di Reggio Calabria. Se, malgrado il tentativo del sindaco Falcomatà e del presidente Irto, la Corte fosse soppressa Reggio perderebbe la procura antimafia a vantaggio di Catanzaro.

Partita tutt’altro che chiusa anche se la levata di scudi è stata imponente. E tra gli addetti ai lavori c’è chi giura che il dottore Gratteri ha fatto bene a non aspettare l’addio di Cafiero de Raho e che la guida dell’Antimafia in Calabria potrebbe essergli servita dal governo Renzi senza muovere un passo da Catanzaro.

Massimo Acquaro

Zoomsud