Gizzeria, la fake news sugli scarichi a mare: qualcuno fermi Occhiuto al più presto e indaghi sull’area ex Sir

Qualcuno fermi al più presto Roberto Occhiuto e questo gioco pericoloso per la Calabria di lanciare accuse a destra e a manca contro questa o quella comunità. Ieri se n’è uscito con un video di denuncia dove mostrava un tubo in mare causa, secondo lui, dell’inquinamento del mare di Gizzeria. I suoi fan tutti agitati e sotto godimento ad esaltarne le grandi gesta. Oggi, ma già ieri sera si sapeva, esce fuori la verità.

Alla fine, dopo un’epica battuta di caccia in Yacht agli inquinatori del mare, *Totò, Peppino e la…MalArpacal* hanno dovuto constatare che a inquinare è una condotta fognaria lametina (perdipiù in contrada Bagni, feudo dell’onorevole Totò-Furgiuele) di competenza centrodestra Mascaro-Murone…

Il sindaco e la comunità di Gizzeria, che ricordiamo é una importante località turistica con fior fiore di villaggi, hotel e ristoranti, sono incazzati neri e a giusta ragione.   La cosa veramente allarmante è che a questa caccia agli inquinatori hanno partecipato tutti. Dirigenti e funzionari Arpacal che postano video allarmanti, il deputato Furgiuele e la sua squadra in motoscafo con il direttore dell’Arpacal.

Abbiamo già pubblicato il comunicato del sindaco di Gizzeria nel quale si chiede a Occhiuto una formale rettifica della fake news che ha diffuso.

GIZZERIA, L’ENNESIMA FIGURACCIA DI OCCHIUTO (https://www.iacchite.blog/gizzeria-lennesima-figuraccia-di-occhiuto-il-sindaco-ha-dato-una-notizia-falsa-ora-faccia-rettifica-formale/)

Noi non sappiamo a chi appartiene questo famoso tubo. Non lanciamo accuse a vuoto. Certo, l’area industriale di Lamezia Terme, ex Sir, avrebbe bisogno e non da oggi di controlli quotidiani e non di facile propaganda.

Il presidente Occhiuto dimostra sempre più di essere cotto. Lo si fermi prima che esploda questa guerra tra comunità, paesi e cittadini. Questo lavoro di accertamento richiede serietà, costanza, silenzio, non una caccia alle streghe.