Lettera aperta alla redazione per la salute del mare e dei cittadini
Il giorno 21 luglio – lunedì scorso – intorno alle ore 13.00 improvvisamente il mare del tratto di costa nel Golfo di Lamezia è diventato di colore nero.
È da far presente che nella zona insistono numerosi villaggi turistici con turisti che si sono trovati davanti ad uno spettacolo pauroso.
Tempestivamente si è provveduto a segnalare il tutto ai carabinieri forestali di Lamezia e al sito “Difendi ambiente” della Regione Calabria e nei giorni a venire verrà prodotta regolare denuncia per tale avvenimento.
È da far presente che alcuni giorni prima era stata interessata l’Arpacal per il problema del mare verde ed era stato chiesto – oltre che analisi sulla balneabilità ai sensi del dlgs 115/05 – di conoscere analiticamente cosa contiene il mare e cosa viene immesso in mare tramite il canalone nei pressi dell’ex Sir area industriale di Lamezia.
Chiediamo alla cittadinanza e ai bagnanti: è normale che a distanza di oltre 5 giorni non è arrivata nessuna risposta da tutte le istituzioni, compresa l’Arpacal, che tra i compiti specifici hanno la funzione della tutela e la salute del mare? Possiamo sapere i motivi di tale improvvisa colorazione del mare nero pece?
È da rilevare che ancora in questi giorni ci sono i postumi di tale evento sicuramente innaturale. Con che animo tutti noi cittadini, bagnanti, con la responsabilità nei confronti anche dei nostri figli bambini, li inviteremo a fare il bagno in quel mare?
È normale tale atteggiamento nei confronti dei cittadini?
Gli organi preposti ed i loro dipendenti e dirigenti, avendo una funzione pubblica, hanno l’obbligo di essere trasparenti e far conoscere, immediatamente, cose c’è stato in quel mare e che tipo di contaminazione ha subito. Basta omertà! Perché se si continua così, non si capisce davvero qual è il confine tra mafia e stato ed è chiarissimo che si vuole coprire qualcuno che evidentemente non si può “toccare”.
Tutte le autorità hanno l’obbligo, non la facoltà, di intervenire per fare chiarezza.
Per intanto le associazioni del golfo tutte si incontreranno domani sabato 26 luglio alle ore 9,00 e faranno un sit-in di protesta presso la foce del canalone ex Sir per manifestare per la tutela del mare e per stimolare le autorità pubbliche a svolgere quello che normalmente gli enti preposti dovrebbero svolgere: tutela ambientale per la salute pubblica.
Lettera firmata









