Governo Italia, Marco Travaglio: “Non entusiasmante ma neanche terrificante”

Il suo giornale in questi 88 giorni di trattative per la formazione di un nuovo governo ha spinto per un accordo M5s-Pd. L’accordo i 5 stelle invece l’hanno trovato, alla fine, con la Lega e Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, oggi commenta questo esecutivo riservandosi di dare un giudizio, “ci sarà tempo”, ma qualcosa la anticipa:

“Della maggioranza 5-Stelle Lega abbiamo già detto tutto: avremmo preferito un accordo tra il M5s e un centrosinistra profondamente rinnovato […] Molte cose della Lega e alcune de 5Stelle non ci piacciono, ma il demenziale Aventino del Pd non ha lasciato alternative”.Tranne quella delle elezioni anticipate “che ci avrebbero regalato un magnifico governo Salvini-Berlusconi”, come infatti gli ultimi sondaggi raccontano, confermando che oggi il centrodestra unito sarebbe sopra il 40%”.

Travaglio quindi preferisce il governo attuale ad un ritorno in scena di Berlusconi, da protagonista, e su quello che farà il prossimo esecutivo dice che si tratta di un programma “frutto evidente di un compromesso fra due culture e sensibilità diverse, se non opposte”, un mix di “molte proposte sacrosante e attese da decenni a costo zero o addirittura a vantaggio mille”, dalla prescrizione all’acqua pubblica e Tav, ma anche “riforme giuste ma di incerta copertura”, come il reddito di cittadinanza, il salario minimo, e la revisione della Fornero”, e “leggi sbagliate, scoperte e forse istituzionali”, e qui Travaglio si riferisce alla flat tax, “assurdità di stato di polizia […] o da governo xenofobo […] o annunci ambigui tutti da verificare” come i rimpatri, le espulsioni.

Si tratta di un “governo di compromesso”, spiega Travaglio,

“magari non entusiasmante, ma nemmeno terrificante come lo hanno dipinto i giornalini prim’ancora che nascesse. Tutto se ne può dire, fuorché che sia peggiore di quelli degli ultimi 15 anni […] I pericoli potrebbero arrivare dal Viminale, se Salvini tornasse indietro dal pragmatismo delle ultime settimane per reindossare i panni del Cazzaro Verde xenofobo e sparafuocile da campagna elettorale permanente”.